La FABI e gli altri sindacati firmano l'accordo con Federcasse e Federcampania: nessun licenziamento, conferma degli apprendisti e collocamento volontario dei lavoratori sul Fondo esuberi. Pedoth: "Un'intesa nel segno della solidarietà"
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BCC IRPINIA, SALVI I POSTI DI LAVORO

La FABI e gli altri sindacati firmano l’accordo con Federcasse e Federcampania: nessun licenziamento, conferma degli apprendisti e collocamento volontario dei lavoratori sul Fondo esuberi. Pedoth: “Un’intesa nel segno della solidarietà”
BCC IRPINIA, SALVI I POSTI DI LAVORO

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Nessun licenziamento nella Bcc d’Irpinia. Grazie all’accordo siglato lunedì dalla FABI e dalle altre organizzazioni sindacali con Federcampania e Federcasse, sono stati scongiurati i 15 esuberi che l’azienda aveva dichiarato all’inizio della procedura sindacale ed è stato possibile ottenere la conferma degli apprendisti in organico.
La procedura era stata aperta a settembre, a seguito di una severa ispezione della Banca d’Italia che aveva rilevato un’altissima percentuale di crediti incagliati e che aveva chiesto, quindi, all’istituto un nuovo piano d’impresa in grado di riportare il cost-income a livelli sostenibili.
L’accordo siglato dai sindacati consente di ridurre i costi e di evitare quindi il commissariamento della Bcc, salvaguardando tutti gli 80 posti di lavoro, in cambio di alcuni sacrifici limitati nel tempo che saranno sostenuti soprattutto dai dirigenti.
L’intesa prevede, infatti, per questi ultimi una decurtazione del salario del 30% e un taglio temporaneo delle retribuzioni per i lavoratori con ruoli apicali.
Sono previsti inoltre: contratti di solidarietà difensivi, piani formativi ad hoc per i dipendenti finanziati attraverso la sezione straordinaria del Fondo esuberi e il collocamento entro il 30 giugno 2015 sul fondo di Solidarietà dei lavoratori che hanno raggiunto i requisiti per la pensione, da attuarsi solo previo consenso degli interessati.
“Riteniamo questo accordo positivo”, commenta Werner Pedoth, coordinatore nazionale FABI delle Bcc, “perché attraverso misure di solidarietà, condivise dai tutti i lavoratori proporzionalmente alle loro disponibilità economiche, garantisce la salvaguardia dei posti di lavoro, un bene da tutelare soprattutto in questo grave momento di crisi economica, particolarmente sentito soprattutto al Sud”.
Roma 01/03/2012
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