MPS, OLTRE 4MILA LAVORATORI IN PIAZZA
Grande partecipazione allo sciopero e alla manifestazione indetta a Siena dai Coordinamenti aziendali della FABI e degli altri sindacati. Il sindaco di Siena contestato. Sileoni: “Le difficoltà del Monte non vengano scaricate sui lavoratori”
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Oltre 4mila lavoratori da tutta Italia in piazza a Siena per protestare contro il piano di contenimento dei costi proposto, su mandato del cda, dal Direttore Generale del Gruppo Mps Fabrizio Viola, che prevede contratti di solidarietà per tutti, riduzione non retribuita dell’orario, attivazione della mobilità interna e sospensione del sistema incentivante e del premio aziendale, o in alternativa 1500 licenziamenti.
La manifestazione contestuale allo sciopero, organizzata oggi dai Coordinamenti aziendali della FABI e delle altre organizzazioni del credito, ha fatto il pieno di adesioni.
Un evento eccezionale: era da circa 20 anni che a Siena non avveniva nulla di simile.
Dipendenti, provenienti da ogni parte dello Stivale, hanno attraversato in mattinate il centro storico della città del palio concludendo il proprio percorso di fronte alla sede della Direzione Generale di Banca Montepaschi, in piazza Salimbeni.
Il Coordinamento FABI, in prima linea nel corteo, è tornato a chiedere che il piano sia ritirato e che si proceda a una significativa riduzione dei benefit, dei compensi milionari e dei privilegi del top management del Gruppo Mps e che il numero dei Vicedirettori, eccessivo e ingiustificato sotto il profilo organizzativo, venga ridotto.
Bersaglio di dure critiche anche il Sindaco di Siena, Franco Ceccuzzi, e il Presidente della Provincia Simone Bezzini, presenti al corteo, che sono stati accolti dai manifestanti con un coro di fischi.
“Vergognatevi! Non dovevate venire, dovevate restare a casa”, hanno detto i lavoratori.
Un invito, peraltro, già rivolto ieri al primo cittadino di Siena dal Coordinatore FABI in Mps, Florindo Pucci, che in una nota aveva definito quanto meno inopportuna la presenza di Ceccuzzi, visto che il Comune controlla la Fondazione Mps e che ha dunque indiscutibili responsabilità nella gestione del Monte Paschi.
L’attacco di Sileoni. A fine giornata è di nuovo intervenuto sulla vicenda Mps anche il Segretario Generale della FABI, Lando Maria Sileoni.
“Abbiamo l’impressione che sul prossimo futuro del terzo Gruppo bancario italiano, il Gruppo Mps, si stiano concentrando le attenzioni trasversali di gruppi di potere politici e finanziari che cercano di trarre il massimo profitto da una difficile situazione, di cui la politica stessa è tra i maggiori responsabili”.
“Gli oltre 500 anni di storia dell’istituto senese meritano ben altro rispetto. Ad ogni modo”, ha sottolineato il numero uno della FABI, “non permetteremo mai che operazioni di tale tipo scarichino, come sembra ormai certo, solo sui lavoratori il peso delle difficoltà esistenti”.
Siena 16/03/2012
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