Raggiunto l'accordo tra le organizzazioni sindacali e Federcasse: i 62 dipendenti della BCC calabrese commissariata saranno ricollocati in Banca Sviluppo e in Banca Centro Calabria. La FABI: "Salvaguardati i livelli occupazionali e la mobilità territoriale"">

BCC DI COSENZA, SALVI TUTTI I POSTI DI LAVORO

Raggiunto l’accordo tra le organizzazioni sindacali e Federcasse: i 62 dipendenti della BCC calabrese commissariata saranno ricollocati in Banca Sviluppo e in Banca Centro Calabria. La FABI: “Salvaguardati i livelli occupazionali e la mobilità territoriale”
BCC DI COSENZA, SALVI TUTTI I POSTI DI LAVORO
Nessun licenziamento in Banca di credito cooperativo di Cosenza. Dopo una difficile trattativa durata oltre 6 mesi, il 26 aprile scorso la FABI e gli altri sindacati hanno firmato con Federcasse e i commissari di Bankitalia un accordo che prevede la salvaguardia di tutti i posti di lavoro dell'istituto.

I 62 dipendenti saranno, infatti, ricollocati presso le agenzie cosentine di Banca Sviluppo e Banca Centro Calabria, con piene garanzie in materia di mobilità territoriale.

Le quote della Bcc di Cosenza sono state, infatti, rilevate dai due istituti di credito cooperativo, entrambi operanti sul territorio.
L’acquisizione, resa possibile anche con il contributo del fondo centrale di garanzia dei depositanti, scongiura così definitivamente l’ipotesi di liquidazione coatta amministrativa della Bcc di Cosenza, paventata dai commissari qualora non fosse arrivato in soccorso nessun cavaliere bianco.

E soprattutto scongiura il licenziamento dei lavoratori, che manterranno il proprio posto a fronte di un ri-allineamento delle retribuzioni direttamente proporzionale allo stipendio lordo annuo.
Adesso per diventare a tutti gli effetti valido, l’accordo aspetta soltanto l’ok di Bankitalia. Un passaggio tecnico formale che sarà espletato a breve.

“Siamo soddisfatti dell’intesa raggiunta”, commenta Gianfranco Covelli, Coordinatore regionale FABI delle Bcc della Calabria, “perché garantisce il pieno mantenimento dei livelli occupazionali sul territorio. Un risultato ottenuto al termine di un lungo e duro braccio di ferro con Federcasse, che fino all’ultimo aveva ribadito che le sue due banche associate, Banca Sviluppo e Banca Centro Calabria , erano disponibili ad assumere solo una parte dei dipendenti della Bcc cosentina, lasciando a casa gli altri”.

A suo tempo era scesa in campo in difesa dei lavoratori anche la Segreteria nazionale della FABI, che aveva chiesto a Federcasse l’apertura di un tavolo nazionale su questa vertenza.

Adesso finalmente conclusa con un lieto fine.

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