INTESA SANPAOLO, ? GUERRA SUL VAP
L’azienda propone ai sindacati un premio aziendale inferiore del 35% rispetto a quello distribuito ai dipendenti lo scorso anno. Milazzo: “Inaccettabile. Grazie a professionalità dei lavoratori proventi operativi in aumento del 6%. L’impegno va premiato”
è guerra sul premio aziendale nel Gruppo Intesa Sanpaolo. Durante l'incontro del 4 maggio, che ha segnato l'inizio della trattativa sul VAP 2011, l'azienda ha proposto alle delegazioni sindacali la distribuzione ai dipendenti di un riconoscimento economico, relativo all'esercizio del 2011, inferiore del 35% rispetto a quello erogato lo scorso anno.
La riduzione potrebbe per ò fermarsi al 16%, qualora il dipendente scelga di farsi accreditare la somma sul proprio "conto welfare", l'account messo a disposizione dall'azienda per pagare spese di assistenza.
Una proposta che la FABI e le altre organizzazioni sindacali di Gruppo hanno subito rispedito al mittente, chiedendo un premio in linea con quello dell’anno precedente, pari a circa 1.700 euro per la figura media.
“L’importo messo sul piatto dal Gruppo”, ha dichiarato Giuseppe Milazzo, coordinatore FABI in Intesa Sanpaolo, “non è accettabile perché non tiene minimamente conto dei risultati raggiunti dai dipendenti. Secondo l’ultimo bilancio, infatti, nel 2011 in Intesa Sanpaolo, nonostante il difficile contesto economico, i proventi operativi, indicatori che misurano la produttività delle filiali, sono cresciuti del 6%. Numeri rilevanti, frutto esclusivamente dell’impegno e della professionalità dei lavoratori”.
Il confronto con l’azienda proseguirà il 14 maggio.
Torino 07/05/2012