iv style=”text-align: justify”>Il Segretario Generale della FABI Lando Maria Sileoni scende in campo in difesa dei lavoratori esattoriali, colpiti negli ultimi mesi da una serie di azioni intimidatorie e da un escalation di violenza.
“Esprimiamo il nostro apprezzamento per la visita di oggi del Presidente del Consiglio Mario Monti alla sede centrale dell’Agenzia delle Entrate, che testimonia la sua vicinanza ai lavoratori esattoriali di fronte ai numerosi atti di intimidazione e aggressione che li hanno colpiti in questi giorni”, ha dichiarato il numero uno della FABI, il sindacato autonomo bancario che ha tra i propri iscritti anche una consistente fetta di lavoratori delle esattorie.
“I lavoratori esattoriali”, ha sottolineato Sileoni, “stanno pagando oggi le numerose ristrutturazioni e riorganizzazioni degli ultimi anni, che hanno anche prodotto confusione organizzativa e che hanno anche lasciato insoluti aspetti relativi alla tutela della sicurezza e dell’incolumità fisica del lavoratore”.
“Non siamo d’accordo, per ò,”, ha proseguito il numero uno della FABI, “come sostiene il sindacato Usb, che “una funzione così importante, della riscossione del denaro dei cittadini, debba essere sotto la gestione della mano pubblica”, in quanto, come la nostra recente storia ci insegna, la gestione pubblica dei servizi ha spesso finito per generare inefficienze e alimentare pratiche clientelari”.
“Consideriamo i lavoratori esattoriali come degli “eroi moderni” al servizio dello Stato e della legalità. Un eventuale sciopero andrebbe organizzato contro gli evasori fiscali, che rappresentano uno dei più grandi problemi del nostro Paese”.
“La stessa attività di Attilio Befera va apprezzata e sostenuta, perché un Paese civile non lascia mai soli i propri servitori, siano essi lavoratori, siano essi dirigenti”.
“In questo difficile momento auspichiamo che il Governo intervenga tempestivamente a tutela sia delle imprese sia di quei cittadini che, a causa della crisi economica, trovano enormi difficoltà a onorare i loro debiti col fisco”, ha concluso Sileoni.
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Roma 17/05/2012