Hanno così invocato il rinvio della nuova articolazione degli orari di lavoro, che prevede turni fino alle 20 in oltre 300 filiali sul territorio nazionale, e sollecitato un confronto con l’azienda per arrivare a un accordo che tuteli normativamente ed economicamente i lavoratori coinvolti.
Ma hanno anche preteso chiarimenti sul piano d’impresa 2011-13, già operativo da luglio. Secondo indiscrezioni, l’azienda sarebbe pronta a stravolgerlo e a sopprimere circa 1000 sportelli. Un’eventualità da contrastare con ogni mezzo, per i sindacati.
Infine: il rispetto dell’accordo del 29 luglio 2011 sul piano industriale, sia per quanto riguarda i lavoratori da far uscire attraverso gli esodi volontari e incentivati, adesso messi in discussione dalla riforma Fornero, sia per quanto riguarda le nuove assunzioni previste; conferma di tutti i contratti integrativi applicati nel Gruppo; estensione del contratto nazionale ad altre società di Intesa Sanpaolo dove i lavoratori hanno trattamenti economici e normativi diversi da quelli del credito e recepimento delle nuove norme sulla previdenza complementare per i giovani.
Queste le rivendicazioni avanzate dai sindacati e rigettate una ad una dalla controparte.
“L’azienda ha mantenuto una posizione intransigente e assolutamente inaccettabile”, ha commentato a margine dell’incontro Giuseppe Milazzo, Coordinatore nazionale FABI in Intesa Sanpaolo.
“Soprattutto”, ha sottolineato, “è inaccettabile che fattori esterni alla contrattazione aziendale, come la nuova legge previdenziale, possano incidere sulle determinazioni industriali del gruppo, già legittimamente prese e convalidate dalle organizzazioni sindacali”.
Il prossimo confronto tra le parti è fissato il 18 giugno. Se anche in quell’occasione l’azienda farà muro alle richieste sindacali, a partire dal 20 giugno saranno organizzate le assemblee dei lavoratori in tutta Italia per decidere le forme di mobilitazione da attuare.
Se, come molto probabilmente avverrà, si andrà allo sciopero questo sarà il primo da quando è stato costituito il Gruppo Intesa Sanpaolo.
Milano 01/06/2012