Dalle lettere alle carte bollate. La FABI e le altre organizzazioni sindacali hanno inviato una diffida legale a Federcasse chiedendo che ai lavoratori del credito cooperativo, ancora in attesa del rinnovo del contratto di categoria, venga immediatamente corrisposta l'indennità di vacanza contrattuale, con relativi arretrati da novembre a oggi, così come previsto dalle norme contrattuali.
L'indennità consiste in un elemento aggiuntivo della retribuzione che le aziende sono tenute a erogare in quanto il contratto di settore non è stato rinnovato nei tempi stabiliti.
I negoziati per il rinnovo sono iniziati lo scorso 28 luglio con la presentazione della piattaforma contrattuale da parte delle organizzazioni sindacali. Ma a distanza di 9 mesi da quella data le parti non sono ancora giunte ad un accordo.
Le trattative si sono formalmente rotte a maggio perchè i rappresentanti delle bcc hanno respinto gran parte delle rivendicazioni sindacali, contenute nella piattaforma contrattuale, presentando delle loro controproposte. Tutte orientate al taglio dei costi e all’aumento delle flessibilità.
Due giorni dopo la FABI e gli altri sindacati hanno inviato una lettera informale a Federcasse chiedendo l’indennità di vacanza contrattuale per i lavoratori.
Richiesta rimasta senza esito. Da qui la decisione dei sindacati di procedere alla diffida legale.
“A Federcasse chiediamo il rispetto delle regole”, dichiara Luca Bertinotti, Segretario nazionale FABI, “l’indennità di vacanza contrattuale è un istituto previsto dal contratto nazionale che spetta ai lavoratori di diritto quando i rinnovi contrattuali non vengono effettuati nei tempi stabiliti. Se Federcasse anche questa volta ignorerà le nostre legittime richieste, saremo costretti ad adire le vie legali”.
L’indennità di vacanza contrattuale prevede una copertura della dinamica inflattiva pari al 30%, passati tre mesi dalla presentazione della piattaforma contrattuale.
Percentuale che sale al 50% a partire dal sesto mese. Un istituto creato per scongiurare la perdita di potere d’acquisto dei salari se non si arriva al rinnovo del contratto in tempi congrui.
Assemblee dei lavoratori al via. La FABI e le altre organizzazioni sindacali, all’indomani della rottura del tavolo delle trattative, hanno inoltre proclamato assemblee dei lavoratori in tutta Italia per ottenere da loro una conferma sulle rivendicazioni contrattuali avanzate. Le assemblee partiranno lunedì 11 giugno e si concluderanno il 12 luglio.
Roma 15/06/2012