MPS, SILEONI: ?NO A TAGLIO DEI POSTI DI LAVORO?
A meno di 24 ore dalla presentazione del piano industriale dell’istituto senese, il Segretario Generale della FABI lancia un monito ai vertici: “Fare luce sulle responsabilità di chi ha portato il Gruppo Mps in queste difficili condizioni finanziarie”
A meno di 24 ore dalla presentazione del nuovo piano industriale 2012-15 del Gruppo Mps, Il Segretario generale della FABI, Lando Maria Sileoni, lancia un monito ai vertici della banca.
"Contrasteremo il nuovo piano della Banca Mps se ci sarà un taglio dei costi e dei posti di lavoro. A queste condizioni lo scontro sarà inevitabile. Vogliamo per ò", sottolinea Sileoni, "contemporaneamente capire e conoscere quali sono i motivi all'origine di questa situazione e quali sono state le eventuali responsabilità di chi ha portato il Gruppo Mps in queste condizioni finanziarie".
Il chiaro riferimento è alle performance industriali registrate dall’istituto nell’ultimo anno. Il bilancio 2011 si è infatti chiuso con 4,69 miliardi di perdite e oggi il Gruppo, anche a causa della ricapitalizzazione da 3,2 miliardi chiesta dall’Eba, è stato costretto a ricorrere a un prestito governativo di ben 3 miliardi, deliberato questa mattina dal Consiglio dei Ministri.
“Non è possibile far finta di niente e cancellare il passato come se niente fosse accaduto. Chiediamo ai nuovi vertici della banca”, prosegue il Segretario generale della FABI, “l’assoluta indipendenza e autonomia rispetto a quella politica partitica che ha contribuito negativamente all’attuale stato di cose e contemporaneamente chiediamo una politica di crescita e di sviluppo a una banca che rappresenta un patrimonio storico per l’intero Paese”.
Siena 26/06/2012