MPS, SI VA VERSO LO SCIOPERO
La FABI e le altre organizzazioni sindacali hanno formalmente attivato le procedure di legge per indire lo sciopero nazionale dei dipendenti contro il nuovo piano industriale. “Progetto irricevibile, approssimativo e basato solo sul taglio dei costi del personale”
Nel Gruppo Mps si va verso la mobilitazione. Oggi la FABI e le altre organizzazioni sindacali hanno formalmente attivato le procedure di legge per indire lo sciopero dei lavoratori contro il nuovo piano industriale, presentato ieri dai vertici del Gruppo, che prevede 4.600 esuberi di personale e la soppressione di 400 filiali, in aggiunta a ulteriori misure di contenimento del costo del lavoro. "Si tratta di un progetto totalmente irricevibile - scrivono in una nota le rappresentanze sindacali aziendali della FABI e degli altri sindacati - che le organizzazioni sindacali e i lavoratori non sono disponibili ad accettare in alcun caso. Per questo motivo sono già in corso di attivazione le procedure per indire uno sciopero di tutto il personale".
L'esposizione del piano, ieri, secondo i sindacati ha mostrato "l' assoluta mancanza di una qualsiasi idea a livello di progetto industriale, ed una sconcertante approssimazione su ogni punto presentato.Evidentemente l'unica cosa che interessava al management era l'effetto annuncio dei pesanti tagli occupazionali e del costo del lavoro, mentre non è stata data alcuna specifica risposta sui temi ad essi correlati, quali cessioni di asset, gestione degli esuberi ed esternalizzazioni".
Le Rsa deplorano inoltre la disdetta del contratto integrativo, “una decisione di arroganza infinita”, e lamentano di aver appreso dalla stampa della cessione della quota in Biverbanca alla Cassa di Risparmio di Asti “senza che venisse fatta da parte dell’azienda alcun tipo di comunicazione”.
Siena 27/06/2012