Ancora fumata nera nella trattativa sul rinnovo del contratto nazionale dei lavoratori del credito cooperativo. Dopo un incontro no-stop durato tre giorni, le parti hanno deciso di rimandare il confronto a dopo ferragosto.
Ancora distanti le posizioni. La FABI e le altre organizzazioni sindacali hanno presentato a Federcasse circa 50 pagine di controdeduzioni, riconfermando, punto per punto, gli articoli della piattaforma contrattuale, già approvata a maggio dai lavoratori.
Nel prossimo incontro in particolare associazione datoriale e sindacati si confronteranno sull’argomento del premio di risultato, i cui indici di calcolo, secondo Federcasse, dovranno essere aggiornati tenendo conto dell’attuale contesto economico.
“Ci confronteremo chiedendo che eventuali revisioni del criterio di calcolo non penalizzino i lavoratori e il loro impegno quotidiano e che la valorizzi ancora di più le sue specificità, come ad esempio welfare aziendale, dalla previdenza all’assistenza sanitaria a favore dei lavoratori”, anticipa Luca Bertinotti, Segretario nazionale FABI.
Quanto alla piattaforma contrattuale presentata, i sindacati hanno ribadito le loro richieste: potenziamento della contrattazione aziendale, salvaguardia dei principi mutualistici alla base del credito cooperativo, stabilizzazione dei precari attraverso la creazione di un Fondo per la nuova occupazione, adeguamenti salariali in linea con il recupero dell’inflazione.
“Abbiamo ribadito alla controparte”, dice Bertinotti, “che è ora di abbandonare ogni tatticismo o ritrosia nel proseguire un negoziato che ora deve entrare nella sua fase di confronto coerente e serrato, perché i lavoratori e le lavoratrici del Credito Cooperativo meritano e devono poter operare in un rinnovato quadro di regole normative e adeguamenti economici come legittimamente spetta a chi rappresenta il grande “valore” aggiunto della Cooperazione”.
Roma 19/07/2012