CARIPARMA, GLI ESODI VOLONTARI RADDOPPIANO
Arrivate 715 domande contro le 360 preventivate: nessun licenziamento e nuove opportunità di assunzione per i giovani. All’incontro con l’azienda presente anche Sileoni. “Bene così. Ora banca sfrutti le previsioni del contratto nazionale e assuma”
Nessun licenziamento nel Gruppo Cariparma Credit Agricole. Le adesioni agli esodi volontari e incentivati del piano industriale 2011-14, concordato con la FABI e gli altri sindacati, hanno infatti superato abbondantemente la soglia minima fissata dall'azienda. Dai lavoratori sono arrivate 715 domande contro le 360 preventivate.
Ci ò significa: che non ci saranno uscite obbligatorie e che agli eventuali esodi aggiuntivi seguiranno nuove assunzioni di giovani.
è quanto è emerso oggi dall’incontro che si è svolto a Parma tra il management e i Segretari generali delle organizzazioni sindacali di categoria, tra cui il leader della FABI, Lando Maria Sileoni.
L’azienda ha poi ri-confermato gli obiettivi del piano industriale e i contenuti dell’accordo sulle uscite firmato con i sindacati, che tra l’altro prevede la clausola di salvaguardia per i lavoratori in esodo nel caso nel frattempo cambi il quadro previdenziale, con spostamento in avanti della finestra pensionistica causa allungamento dell’aspettativa di vita. In pratica la banca s’impegna a coprire i costi di una maggiore permanenza del lavoratore sul Fondo esuberi, in modo tale che nessuno sia lasciato in una situazione d’incertezza.
“Invitiamo il Gruppo”, ha sottolineato Fabrizio Tanara, Coordinatore FABI di Cariparma, “ad accettare tutte le domande d’esodo dei lavoratori, così che si possa procedere alle nuove assunzioni, sfruttando le agevolazioni offerte dal contratto nazionale recentemente firmato”.
Parma 27/07/2012