POPOLARE SPOLETO, L?OCCUPAZIONE NON SI TOCCA
Dopo le inchieste giudiziarie che hanno coinvolto i vertici e l’uscita di MPS dalla compagine azionaria della Spoleto, i sindacati ottengono dal management una prima importante rassicurazione: nessun esubero in vista, ma pronte 25 stabilizzazioni di precari
Confermati gli obiettivi del piano industriale 2011-14: la Banca Popolare di Spoleto, così come già concordato con i sindacati, non dichiarerà esuberi, ma proseguirà nel suo progetto d'espansione aprendo 10 nuovi sportelli e stabilizzando 25 precari.
All'orizzonte, invece, ci sarebbe il proposito di razionalizzare alcuni costi senza per ò intaccare il welfare e i livelli occupazionali.
è quanto emerso dall’incontro di ieri tra la FABI e gli altri sindacati, il Presidente del Consiglio d’amministrazione Nazareno D’Atanasio e il Direttore Generale Francesco Tuccari, riunione convocata per discutere del rinnovo del contratto aziendale, anche alla luce delle recenti inchieste giudiziarie che hanno coinvolto i vertici della banca e della repentina uscita del Gruppo Montepaschi dalla compagine azionaria della attraverso la disdetta del patto parasociale.
Tuccari ha ampiamente rassicurato i sindacati, dicendo che i conti della banca sono in ordine, ma che occorre intervenire su alcuni costi.
C’è tempo fino al 15 settembre per trovare un accordo. “Con i vertici della banca siamo già arrivati a un primo importante punto di convergenza”, dichiara il Coordinamento FABI di Banca Popolare Spoleto, “i tagli non dovranno essere fatti sui livelli occupazionali e su altri istituti di primaria importanza per i lavoratori, come ad esempio il welfare aziendale. Siamo invece d’accordo ad eliminare gli sprechi, che nuocciono soltanto ai bilanci della banca e indirettamente anche ai dipendenti”.
Spoleto 01/08/2012