Il Coordinamento giovanile della FABI ha incontrato i giovani del sindacato tedesco Ver.Di Jugend Bayern, la confederazione delle organizzazioni sindacali del terziario che in Germania conta oltre 2 milioni di iscritti.
L'incontro, avvenuto ieri presso l'Hotel dei Commercianti di Bologna, è stato l'occasione per discutere dei problemi all'ordine del giorno nell'agenda europea: dalla disoccupazione giovanile, che quest'anno ha toccato quota 24%,al drammatico fenomeno dei neet, gli under 24 che non studiano e non lavorano.
I giovani della FABI e dei Ver.Di Jugend Bayern hanno ribadito l’importanza di rafforzare la cooperazione sindacale a livello europeo per lottare contro la precarietà dilagante, di cui stanno facendo le spese soprattutto le nuove generazioni, e la progressiva erosione dei diritti dei lavoratori in nome del libero mercato.
Uno strumento per combattere la precarietà? Sicuramente la contrattazione nazionale, come dimostra l’esperienza del rinnovo del contratto dei bancari italiani, firmato da Abi e sindacati lo scorso gennaio, che ha previsto l’istituzione di un fondo per la nuova e stabile occupazione giovanile.
Entrambi i coordinamenti hanno infatti condiviso la necessità che la contrattazione nazionale diventi occasione per favorire l’occupazione stabile e di qualità dei giovani.
Ma dal dibattito sono anche emersi problemi che accomunano Germania e Italia, come le eccessive pressioni commerciali subite dai lavoratori e le esternalizzazioni dei servizi.
“I colleghi tedeschi, poi, si sono complimentati per le importanti adesioni agli scioperi recentemente proclamati nei nostri principali gruppi bancari. Una partecipazione importante che non è passata inosservata” racconta Mattia Pari Coordinatore Nazionale di FABI Giovani “I colleghi tedeschi ci hanno fatto un grosso applauso che noi estendiamo, ovviamente, a tutti i dirigenti sindacali che hanno lavorato per questi importanti risultati e, soprattutto, ai lavoratori che hanno dato una grande prova di forza”.
“il confronto con un paese come la Germania che ha un modello strutturato di cogestione nelle governance è stato molto proficuo e dal dibattito abbiamo colto degli spunti interessanti”, prosegue Pari.
“Abbiamo confrontato la situazione dei giovani dei due Paesi e siamo riusciti a condividere alcuni principi essenziali che rappresentano delle linee guida comuni molto importanti. In particolare”, conclude il Coordinatore Nazionale di FABI Giovani , “abbiamo ribadito la centralità del lavoro e il primato della persona rispetto agli interessi economici. Due principi rivoluzionari in un epoca di assalto ai diritti dei lavoratori”.
Bologna 03/08/2012