La dichiarazione del Coordinatore FABI del Gruppo MPS, Florindo Pucci, presente su Il Sole 24 Ore, La Repubblica, Il Messaggero, Il Tempo, La Nazione, Il Resto del Carlino, Il Giorno, Il Corriere della Sera, Finanza e Mercati, Il Giornale">

VERTENZA MPS, LA STAMPA DI OGGI

La dichiarazione del Coordinatore FABI del Gruppo MPS, Florindo Pucci, presente su Il Sole 24 Ore, La Repubblica, Il Messaggero, Il Tempo, La Nazione, Il Resto del Carlino, Il Giorno, Il Corriere della Sera, Finanza e Mercati, Il Giornale
VERTENZA MPS, LA STAMPA DI OGGI

le=”text-align: justify”>La dichiarazione del Coordinatore FABI del Gruppo MPS, Florindo Pucci, presente su Il Sole 24 Ore, La Repubblica, Il Messaggero, Il Tempo, La Nazione, Il Resto del Carlino, Il Giorno, Il Corriere della Sera, Finanza e Mercati, Il Giornale

IL SOLE 24 ORE giovedì 9 agosto 2012
Credito. Il gruppo «apre» sulle esternalizzazioni ma nessuna retromarcia sui risparmi – Per Mps sciopero ritirato- Si tratta sul taglio dei costi – Niente stop il 13 e 50 giorni per un accordo: si parte lunedì
Cristina Casadei
La trattativa del Monte de’ Paschi va avanti e l’evoluzione del confronto tra le parti è il segno di una forte volontà di dialogo. In un volantino dei sindacati presenti ieri al tavolo (Dircredito, Fabi, Fiba Cisl, Fisac Cgil, Ugl e Uilca) si legge che la banca «ha aperto sulle esternalizzazioni rendendo possibile la sospensione dello sciopero», programmato per il 13 agosto. In quella stessa data, infatti, anziché la mobilitazione dei lavoratori ci sarà l’apertura del tavolo tecnico i cui lavori proseguiranno anche il 14 agosto. «L’avvio della trattativa in Monte dei Paschi di Siena, seppur difficile e tutta in salita, – interpreta il segretario generale della Uilca, Massimo Masi – conferma, per ò, che se vengono messi da parte i diktat e le resistenze aziendali, il sindacato del credito è idoneo ad affrontare con proposte, anche alternative, la difficile fase di ristrutturazione del sistema bancario italiano».
Le pregiudiziali poste dai sindacati di Mps e cioè il ritiro delle esternalizzazioni del back office e la separazione del negoziato sui Cia e sul piano d’impresa sono state accolte dall’azienda che, ci tiene a ribadire il responsabile risorse umane, Ilaria Dalla Riva, «conferma la disponibilità a valutare altre proposte oltre a quella fatta, laddove per ò questo porti in termini di risparmi la stessa evidenza. Risparmi che dovranno essere strutturali e riguardare il costo del lavoro. La nostra proposta di esternalizzare ci era sembrata la migliore ma visto che le organizzazioni sindacali si sono dette pronte ad avanzare controproposte, aspettiamo per capire cosa hanno in mente nella speranza che si tratti di proposte concrete». In particolare, l’obiettivo di risparmio dei costi a cui fa riferimento Dalla Riva, è quello di una riduzione di circa 300 milioni di euro, attraverso diverse azioni da attuare di qui al 2015. Le esternalizzazioni, secondo un calcolo aziendale, avrebbero pesato per 166 milioni di euro. Il costo del lavoro globale deve scendere del 25% «e le strade alternative che verranno trovate devono riguardare questo campo, non le spese amministrative per esempio.
Il piano industriale, infatti, ha già l’obiettivo di far scendere le spese amministrative del 28% di qui a 3 anni.
Chiarito che questo è il perimetro in cui muoversi, ogni proposta dei sindacati sarà affrontata».
I sindacati aspettano «di conoscere i dati veri del consorzio», spiega Franco Casini, segretario generale della Fabi, prima di «individuare soluzioni di risparmio interno». Florindo Pucci, coordinatore Fabi del Gruppo Montepaschi, ritiene che «per giungere agli obiettivi di risparmio fissati dall’azienda, occorre puntare su altri meccanismi che non incidano sull’occupazione. Come Fabi continueremo a chiedere in maniera perentoria l’interruzione delle consulenze esterne e dell’affidamento a terzi di alcuni servizi che potrebbero tranquillamente essere svolti dal personale della banca».
Il confronto comunque non sarà infinito. Dalla Riva spiega infatti che ieri si è aperta formalmente la procedura e sono «cinquanta i giorni entro i quali trovare un accordo». Altrimenti, continua, «ognuna delle parti dovrà muoversi tenendo conto che quelle azioni di risparmio sul costo del lavoro andranno portate avanti». Nelle prossime due settimane il tavolo tecnico lavorerà in maniera accelerata, anche se, osserva Casini, «non è detto che 50 giorni bastino».
Nella lunga estate del credito oggi l’attenzione si sposta su Bpm, dove la Uilca ha già detto che «l’eventuale esternalizzazione dell’It senza averlo inserito nel Piano Industriale, metterà l’organizzazione nelle condizioni di abbandonare il tavolo».
CORRIERE DELLA SERA Giovedì 9 Agosto 2012
Mps apre, tavolo tecnico sul piano
C’è una schiarita nella trattativa tra Mps i e sindacati bancari sul piano industriale al 2015 con il quale l’istituto senese conta di invertire la rotta e tornare all’utile d’esercizio. Il gruppo guidato da Fabrizio Viola ha accettato di valutare alternative all’ipotesi di esternalizzazioni del back office avanzata ieri nel primo incontro, misura che avrebbe portato a circa 2.300 esuberi. Positiva la reazione dei sindacati, che hanno revocato lo sciopero in programma lunedì prossimo, 13 agosto. Proprio lunedì si aprirà un tavolo tecnico, che proseguirà nei giorni successivi, per trovare alternative alle esternalizzazioni e soluzioni condivis e per l’abbattimento dei costi complessivi, fermi rimanendo gli obiettivi del piano industriale. Fausta Chiesa
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LA NAZIONE giovedì 9 agosto 2012
TRATTATIVA CINQUANTA GIORNI PER TROVARE SOLUZIONI ALTERNATIVE – Mps, tregua sul lavoro esterno – I sindacati sospendono lo sciopero
SIENA- «Riteniamo quello appena raggiunto un primo risultato, che ci permette di affrontare il tema delle esternalizzazioni non più come un dogma». Parole di cauto ottimismo quelle con cui Florindo Pucci, coordinatore Fabi del gruppo Montepaschi, commenta la disponibilità manifestata dal management di Banca Mps a valutare proposte alternative all’esternalizzazione del back office. Una disponibilità che porta come prima conseguenza alla sospensione dello sciopero già indetto dalle sigle sindacali (Dircredito, Fabi, Fiba Cisl, Fisac Cgil, Ugl, Uilca) per lunedì prossimo 13 luglio, quando invece riprenderà l’analisi del piano industriale 2012-2015.
La mano tesa allungata, già nella prima giornata del tavolo di confronto, dalla responsabile delle risorse umane Ilaria Dalla Riva, ieri mattina, è stata rafforzata dalla presentazione di una serie di proposte’alternative’ alle esternalizzazioni. Proposte che hanno fatto cadere le pregiudiziali fissate martedì dal Coordinamento delle Rsa dell’istituto di credito.
A questo punto, annuncia Dalla Riva, «si aprono i cinquanta giorni previsti dalla procedura entro i quali trovare un accordo altrimenti ognuna delle parti dovrà muoversi tenendo conto che quelle azioni di risparmio sul costo del lavoro andranno portate avanti». «Siamo soddisfatti per questi due giorni di confronto — prosegue Ilaria Dalla Riva — perché da entrambe le parti c’è stato un apporto costruttivo e responsabile nei confronti del piano industriale che è fondamentale per rilanciare la Banca. La nostra proposta di esternalizzare ci era sembrata la migliore — conclude la giovane manager — ma visto che le organizzazioni sindacali si sono dette pronte ad avanzare controproposte, preferisco aspettare per capire cosa hanno in mente nella speranza che si tratti di proposte concrete. Nelle prossime due settimane il tavolo tecnico lavorerà in maniera accelerata».
SEGNALI di apertura che vengono apprezzati anche dal segretario Uilca Carlo Magni. «Registriamo — osserva — una profonda modifica dell’atteggiamento della controparte rispetto a quello tenuto fino ad ora».
«La finalità — concludono i sindacalisti — è adesso quella di arrivare al tavolo tecnico per individuare soluzioni condivise che, fermi rimanendo gli obiettivi del piano industriale, consentano di trovare alternative alle esternalizzazioni. Le nostre proposte avranno attinenza con i costi complessivi perché è necessario incidere non solo su quelli del personale».
LA REPUBBLICA giovedì 9 agosto 2012
La vertenza- Lunedì era prevista l’agitazione dei dipendenti, ma c’è stata un’apertura sulle esternalizzazioni – Tregua sindacati-Mps, sospesa la protesta
MAURIZIO BOLOGNI
FIRENZE – E’ tregua tra Monte dei Paschi e sindacati dopo due giorni non stop di presentazione del piano industriale 2012-2015. La sospensione delle ostilità è sul tema cruciale delle esternalizzazioni delle attività di back-office, che riguarda 2.360 dipendenti soprattutto del Consorzio e quindi impiegati a Siena e in Toscana, destinati secondo i piani di Mps a passare ad altra azienda. Nell’abbozzo di trattativa col sindacato, la Banca si è dichiarata disponibile a valutare la possibilità di ottenere lo stesso risparmio economico agendo su altro fronte. Le sigle sindacali, Dircredito, Fabi, Fiba Cisl, Fisac Cgil, Ugl e Uilca, hanno apprezzato l’apertura e deciso di sospendere lo sciopero programmato per lunedì. Quel giorno e il successivo due rappresentanti di ciascuna sigla sindacale parteciperanno con l’azienda ad un tavolo tecnico, che dovrà valutare possibili soluzioni alternative.
La partita non è facile. Il piano industriale Mps prevede entro il 2015 la riduzione del personale da 31.170 a 26.530 dipendenti e il taglio dei relativi costi da 2.195 a 1.896 milioni di euro. A questa sforbiciata contribuiscono uscite naturali e da esodo, il taglio di 100 dirigenti su 500, ma la voce più importante è l’esternalizzazione del back-office da cui l’ad Viola si attende di risparmiare 166 milioni. Non sarà facile trovare alternative da cui ottenere lo stesso risultato. «Interrompiamo le consulenze esterne e l’affidamento a terzi di alcuni servizi che potrebbero tranquillamente essere svolti da personale della banca» dice il sindacato Fabi. Incalza Antonio Damiani dei bancari Cgil: «Riduciamo lo stipendio al top management che guadagna più di 600.000 euro (in tutto sono in 7 ed hanno uno retribuzione media di 780.000 euro ndr)». Idee buttate là. La trattativa è tutta in salita. Ma intanto c’è la tregua.
«Si aprono oggi formalmente i cinquanta giorni previsti dalla procedura entro i quali trovare un accordo, altrimenti ognuna delle parti dovrà muoversi tenendo conto che quelle azioni di risparmio sul costo del lavoro andranno portate avanti» ha avvisato ieri Ilaria Dalla Riva, responsabile risorse umane di Banca Mps, al termine dell’incontro con i sindacati. «Siamo soddisfatti per questi due giorni di confronto — ha aggiunto — perché da entrambe le parti c’è stato un apporto costruttivo e responsabile nei confronti del piano industriale che è fondamentale per rilanciare la Banca. La nostra proposta di esternalizzare ci era sembrata la migliore — ha concluso — ma visto che le organizzazioni sindacali si sono dette pronte ad avanzare controproposte, preferisco aspettare per capire cosa hanno in mente nella speranza che si tratti di proposte concrete». La palla passa dunque al sindacato che parla di «cauto ottimismo» e apprezza i segnali di «apertura e modifica profonda dell’atteggiamento della controparte — come ha detto Carlo Magni segretario Uilca — rispetto all’atteggiamento tenuto fino ad ora. Le nostre proposte avranno attinenza con i costi complessivi perché è necessario incidere non solo su quelli del personale». Invece l’azienda è intenzionata a pretendere che i tagli non esulino dalla voce «costo del lavoro».
IL GIORNALE giovedì 9 agosto 2012
Mps, schiarita sugli esuberi E lo sciopero è scongiurato
Banca Mps apre sulle «esternalizzazioni» e i sindacati sospendono lo sciopero in programma lunedì 13 agosto. «Sono stati rilevati notevoli passi in avanti. L’istituto è disponibile a valutare proposte alternative all’esternalizzazione del back-office, istituendo tavoli tecnici di approfondimento per individuare soluzioni condivise in materia di abbattimento dei costi complessivi. Riteniamo, quindi, che ci siano i presupposti per sospendere lo sciopero, in attesa di verificare l’evolversi della situazione », si legge in una nota congiunta di Dircredito, Fabi, Fiba Cisl, Fisac Cgil, Ugl e Uilca, diffusa dopo l’incontro di ieri mattina con i vertici di Rocca Salimbeni.Vista l’importanza e la complessità dei temi sul tavolo, resta inteso, conclude la nota sindacale, che «occorre mettere in atto tutte le iniziative per tenere alta l’attenzione sui temi del confronto».
L’appuntamento è per il 13 agosto, quando il tavolo tecnico aprirà la trattativa vera. Soddisfatti l’ad del gruppo Mps, Fabrizio Viola, e la responsabile delle risorse umane, Ilaria Dalla Riva.
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IL MESSAGGERO giovedì 9 agosto 2012
Mps fa dietrofront sui 2.300 dipendenti da esternalizzare – Sindacati soddisfatti revocano lo sciopero di lunedì prossimo. Dalla Riva: si aprono i 50 giorni di legge per trovare un accordo
MILANO – Mps fa retromarcia sulle esternalizzazioni di 2350 dipendenti mentre sul piano industriale che prevede una riduzione di personale di oltre 4.600 unità la discussione proseguirà fino a Ferragosto. La frenata della banca guidata da Fabrizio Viola sul rientro delle esternalizzazioni ha portato a un primo effetto: i sindacati hanno sospeso lo sciopero indetto per lunedì prossimo.
Gli ultimi due giorni di incontri no-stop hanno portato alla convocazione di un tavolo tecnico proprio per lunedì prossimo, con possibile prosecuzione anche martedì 14 agosto. Molto difficile che per quella data si trovi un accordo definitivo, anche perchè l’approccio delle parti è ancora molto lontano, ma intanto si tratta.
Che si prosegua il 15 agosto è invece impossibile: a Siena già questi sono giorni di Palio, e a Ferragosto c’è la
corsa dell’Assunta. E la città non pu ò pensare ad altro.
«Adesso si aprono formalmente i cinquanta giorni previsti dalla procedura entro i quali trovare un accordo – sottolinea Ilaria Dalla Riva, responsabile risorse umane di Banca Mps – altrimenti ognuna delle parti dovrà muoversi tenendo conto che quelle azioni di risparmio sul costo del lavoro andranno portate avanti. La nostra proposta di esternalizzare ci era sembrata la migliore ma, visto che le organizzazioni sindacali si sono dette pronte ad avanzare controproposte, preferisco aspettare per capire cosa hanno in mente nella speranza che si tratti di proposte concrete», conclude la manager arrivata da Sky.
Così le sigle sindacali (Dircredito, Fabi, Fiba Cisl, Fisac Cgil, Ugl, Uilca) hanno sospeso lo sciopero, ma il nodo resta lo stesso: il progettato trasferimento di oltre 2mila dipendenti a società terze, che prenderebbero in gestione alcune attività di back-office della banca. Secondo fonti sindacali, queste sarebbero Bassilichi (partecipata da Mps all’11%), Cedacri, Cartasi e forse una quarta azienda straniera.
Secondo i sindacati sono stati «rilevati notevoli passi in avanti sul tema delle esternalizzazioni» e l’azienda si sarebbe detta «disponibile a valutare proposte alternative all’esternalizzazione del back-office, istituendo tavoli tecnici di approfondimento per individuare soluzioni condivise in materia di abbattimento dei costi complessivi», scrivono Dircredito, Fabi, Fiba Cisl, Fisac Cgil, Ugl e Uilca. Poche le reazioni in Borsa alla sospensione dello sciopero e all’analisi delle alternative ai trasferimenti verso società esterne: in Piazza Affari il titolo Mps ha chiuso in rialzo dello 0,44% a 0,18 euro. Nel piano industriale di Siena è previsto anche il ricorso al Monti-bond per 3,5 miliardi di cui 1,9 per rimborsare il Tremonti-bond.
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IL TIRRENO giovedì 9 agosto 2012
Cassa di Volterra – Dirigenti all’assemblea dei lavoratori: sanzionati
CECINA- Il giudice del lavoro del tribunale di Pisa ha sanzionato, dichiarandone l’antisindacalità (art. 20 dello Statuto dei lavoratori) i dirigenti della Cassa di Risparmio di Volterra. Lo rendono noto le associazioni sindacali Fabi, Fiba/Cisl, Fisac/Cgil in un documento in cui esprimono soddisfazione per l’esito della vicenda. I vertici della banca sono stati sanzionati a causa del loro comportamento in occasione delle assemblee sindacali. «I fatti a cui la sentenza fa riferimento – rendono noto Fabi, Fiba/Cisl, Fisac/Cgil – riguardano le assemblee indette a Cecina il 24 febbraio 2012 e il successivo 28 febbraio a Volterra. Nel primo caso i dirigenti aziendali pretesero la partecipazione ai lavori assembleari condizionandone pesantemente il clima di svolgimento. Atteggiamento che venne reiterato nella successiva assemblea di Volterra dove il direttore generale, Roberto Pepi, senza alcun motivo, si era presentato nella sala assembleare, aveva pervicacemente ed accesamente insistito per un proprio intervento, nonostante il diniego dei sindacalisti organizzatori, costringendoli allo scioglimento dell’assemblea stessa». «La sentenza del giudice del lavoro – continuano le associazioni sindacali firmatarie – ha finalmente fatto chiarezza conclamando una volta per tutte che la scelta dei sindacalisti di non far partecipare ai lavori il direttore generale ed i suoi dirigenti non è stata una presa di posizione strumentale ed antidemocratica né tantomeno un volersi sottrarre ad un confronto serio e costruttivo, bensì una legittima reazione verso chi, con la sua ingombrante presenza all’assemblea, avrebbe voluto condizionare il rapporto diretto e libero esistente tra i lavoratori e i propri rappresentanti".
IL GIORNO giovedì 9 agosto 2012
TRATTATIVA CINQUANTA GIORNI PER TROVARE SOLUZIONI ALTERNATIVE – Mps, tregua sul lavoro esterno – I sindacati sospendono lo sciopero
MILANO «Riteniamo quello appena raggiunto un primo risultato, che ci permette di affrontare il tema delle esternalizzazioni non più come un dogma». Parole di cauto ottimismo quelle con cui Florindo Pucci, coordinatore Fabi del gruppo Montepaschi, commenta la disponibilità manifestata dal management di Banca Mps a valutare proposte alternative all’esternalizzazione del back office. Una disponibilità che porta come prima conseguenza alla sospensione dello sciopero già indetto dalle sigle sindacali (Dircredito, Fabi, Fiba Cisl, Fisac Cgil, Ugl, Uilca) per lunedì prossimo 13 luglio, quando invece riprenderà l’analisi del piano industriale 2012-2015.
La mano tesa allungata, già nella prima giornata del tavolo di confronto, dalla responsabile delle risorse umane Ilaria Dalla Riva, ieri mattina, è stata rafforzata dalla presentazione di una serie di proposte’alternative’ alle esternalizzazioni. Proposte che hanno fatto cadere le pregiudiziali fissate martedì dal Coordinamento delle Rsa dell’istituto di credito.
A questo punto, annuncia Dalla Riva, «si aprono i cinquanta giorni previsti dalla procedura entro i quali trovare un accordo altrimenti ognuna delle parti dovrà muoversi tenendo conto che quelle azioni di risparmio sul costo del lavoro andranno portate avanti». «Siamo soddisfatti per questi due giorni di confronto — prosegue Ilaria Dalla Riva — perché da entrambe le parti c’è stato un apporto costruttivo e responsabile nei confronti del piano industriale che è fondamentale per rilanciare la Banca. La nostra proposta di esternalizzare ci era sembrata la migliore — conclude la giovane manager — ma visto che le organizzazioni sindacali si sono dette pronte ad avanzare controproposte, preferisco aspettare per capire cosa hanno in mente nella speranza che si tratti di proposte concrete. Nelle prossime due settimane il tavolo tecnico lavorerà in maniera accelerata».
SEGNALI di apertura che vengono apprezzati anche dal segretario Uilca Carlo Magni. «Registriamo — osserva — una profonda modifica dell’atteggiamento della controparte rispetto a quello tenuto fino ad ora».
«La finalità — concludono i sindacalisti — è adesso quella di arrivare al tavolo tecnico per individuare soluzioni condivise che, fermi rimanendo gli obiettivi del piano industriale, consentano di trovare alternative alle esternalizzazioni. Le nostre proposte avranno attinenza con i costi complessivi perché è necessario incidere non solo su quelli del personale».
IL TEMPO giovedì 09 agosto 2012
Nodo La banca accetta la proposta delle organizzazioni dei lavoratori di bloccare le esternalizzazioni – Schiarita tra Mps e sindacati. Sciopero sospeso – Dopo le prime scintille si è aperta una schiarita nella trattativa tra azienda e sindacati bancari sul piano industriale al 2015 di Monte dei Paschi di Siena con il quale l’istituto senese conta di invertire la rotta e tornare all’utile d’esercizio dopo la perdita di 4,6 miliardi dello scorso anno
Pierluigi Palladini
SIENA – Il gruppo Mps ha accettato la proposta avanzata dalle nove sigle sindacali dei bancari di valutare alternative all’ipotesi di esternalizzazioni del back office (l’appalto all’esterno di servizi svolti oggi all’interno della banca) avanzata martedì scorso nel corso del primo incontro. Positiva la reazione dei sindacati che ora considerano possibile la revoca dello sciopero già in programma per lunedì prossimo, 13 agosto. Proprio lunedì si aprirà un tavolo tecnico, che proseguirà i suoi lavori martedì, per affrontare la questione delle alternative alle esternalizzazioni. «Riteniamo quello appena raggiunto un primo risultato, che ci permette di affrontare il tema delle esternalizzazioni non più come un dogma», ha commentato Florindo Pucci,
coordinatore Fabi del gruppo Mps. Per giungere agli obiettivi di risparmio fissati dall’azienda, occorre puntare su altri meccanismi che non incidano sull’occupazione. Come Fabi – ha aggiunto – continueremo a chiedere in maniera perentoria l’interruzione delle consulenze esterne e dell’affidamento a terzi di alcuni servizi che potrebbero tranquillamente essere svolti dal personale della banca. Le professionalità interne, infatti, non mancano».
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IL RESTO DEL CARLINO giovedì 9 agosto 2012
TRATTATIVA CINQUANTA GIORNI PER TROVARE SOLUZIONI ALTERNATIVE – Mps, tregua sul lavoro esterno – I sindacati sospendono lo sciopero
MILANO- «Riteniamo quello appena raggiunto un primo risultato, che ci permette di affrontare il tema delle esternalizzazioni non più come un dogma». Parole di cauto ottimismo quelle con cui Florindo Pucci, coordinatore Fabi del gruppo Montepaschi, commenta la disponibilità manifestata dal management di Banca Mps a valutare proposte alternative all’esternalizzazione del back office. Una disponibilità che porta come prima conseguenza alla sospensione dello sciopero già indetto dalle sigle sindacali (Dircredito, Fabi, Fiba Cisl, Fisac Cgil, Ugl, Uilca) per lunedì prossimo 13 luglio, quando invece riprenderà l’analisi del piano industriale 2012-2015.
La mano tesa allungata, già nella prima giornata del tavolo di confronto, dalla responsabile delle risorse umane Ilaria Dalla Riva, ieri mattina, è stata rafforzata dalla presentazione di una serie di proposte’alternative’ alle esternalizzazioni. Proposte che hanno fatto cadere le pregiudiziali fissate martedì dal Coordinamento delle Rsa dell’istituto di credito.
A questo punto, annuncia Dalla Riva, «si aprono i cinquanta giorni previsti dalla procedura entro i quali trovare un accordo altrimenti ognuna delle parti dovrà muoversi tenendo conto che quelle azioni di risparmio sul costo del lavoro andranno portate avanti». «Siamo soddisfatti per questi due giorni di confronto — prosegue Ilaria Dalla Riva — perché da entrambe le parti c’è stato un apporto costruttivo e responsabile nei confronti del piano industriale che è fondamentale per rilanciare la Banca. La nostra proposta di esternalizzare ci era sembrata la migliore — conclude la giovane manager — ma visto che le organizzazioni sindacali si sono dette pronte ad avanzare controproposte, preferisco aspettare per capire cosa hanno in mente nella speranza che si tratti di proposte concrete. Nelle prossime due settimane il tavolo tecnico lavorerà in maniera accelerata».
SEGNALI di apertura che vengono apprezzati anche dal segretario Uilca Carlo Magni. «Registriamo — osserva — una profonda modifica dell’atteggiamento della controparte rispetto a quello tenuto fino ad ora».
«La finalità — concludono i sindacalisti — è adesso quella di arrivare al tavolo tecnico per individuare soluzioni condivise che, fermi rimanendo gli obiettivi del piano industriale, consentano di trovare alternative alle esternalizzazioni. Le nostre proposte avranno attinenza con i costi complessivi perché è necessario incidere non solo su quelli del personale».
Finanza&Mercati del 09-08-2012
Mps scongiura lo sciopero indetto per il 13 agosto
Incontro proficuo ieri tra i sindacati di Mps e la banca senese; al punto che le sigle hanno deciso di sospndere lo sciopero già indetto per lunedì 13 agosto. Come spiegava ieri una nota unitaria dei sindacati, «è proseguito il confronto fra le parti sui temi del piano industriale, con specifico riferimento alle questioni politiche e metodologiche avanzate dal sindacato nella precedente riunione». Da ricordare che l’incontro di due giorni fa era stato sospeso e reinserito in calendario nella giornata di ieri per le due pregiudiziali poste dalle sigle bancarie. Innanzi tutto, è stato chiesto che non si parli di esternalizzazioni di attività; in secondo luogo, che le trattative per disdetta del contratto integrativo aziendale (Cia) corrano su un binario parallelo rispetto a quello del confronto sul piano industriale. «A questo proposito – recita la nota delle sigle successiva all’incontro di ieri – sono stati rilevati notevoli passi in avanti sul tema delle esternalizzazioni». La delegazione datoriale, presumibilmente anche ieri guidata come il giorno prima da Ilaria Dalla Riva, responsabile delle risorse umane, «a fronte della richiesta formulata, si è detta disponibile a valutare proposte alternative all’esternalizzazione del back-office, istituendo tavoli tecnici di approfondimento per individuare soluzioni condivise in materia di abbattimento dei costi complessivi». Per questo motivo, i sindacati «ritengono che sussistano i presupposti per la sospensione dello sciopero indetto per lunedì 13 agosto, in attesa di verificare l’evolversi della situazione». A questo punto, un tavolo tecnico è stato convocato per lunedì prossimo al fine di individuare soluzioni condivise in materia di abbattimento dei costi. Da ricordare che il nuovo piano presentato a giugno dalla banca senese, tra le altre cose, prevede 4.640 esuberi e la chiusura di 400 sportelli.
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