UNICREDIT, SI RIAPRONO LE TRATTATIVE
Dopo lo sciopero del 27 luglio, riprese le relazioni sindacali di Gruppo. L’azienda viene incontro alle richieste dei sindacati: il VAP oggetto di trattativa a parte rispetto al piano industriale. Morelli: “Lo sciopero dei dipendenti ha dato i suoi frutti”
Riprendono le trattative nel Gruppo Unicredit. Dopo lo sciopero del 27 luglio, l'azienda è infatti venuta incontro alle richieste della FABI e degli altri sindacati: l'argomento del premio aziendale sarà oggetto di confronto a parte rispetto alla trattativa sul piano industriale.
Sfumata quindi la possibilità, caldeggiata dal gruppo, che il VAP venisse erogato ai dipendenti in cambio di pesanti concessioni sul fronte del piano industriale e della gestione degli esuberi.
La trattativa sul VAP è ricominciata proprio ieri a Milano ed è proseguita per tutta la mattinata di oggi. Al momento le posizioni tra le parti sono ancora distanti. Il Gruppo ha infatti proposto un premio dall’importo più che dimezzato rispetto a quello dello scorso anno.
Una proposta giudicata insoddisfacente dalla FABI e dalle altre organizzazioni sindacali.
Sul fronte della discussione del piano industriale 2012-15, sono invece stati affrontati i temi delle uscite, analizzando quanti lavoratori entro il 2015 matureranno il diritto alla pensione e valutando le problematiche degli esodati, già usciti con l’accordo del 18 ottobre del 2010, ai quali sono stati posticipati i tempi d’accesso alla quiescenza in base alla riforma pensionistica Fornero.
“Al momento”, ha commentato a caldo Mauro Morelli, Segretario nazionale della FABI, ai microfoni di FABI Tv (nel servizio che andrà in onda stasera su www.fabitv.it ), “ci sentiamo di segnalare che lo sciopero del 27 luglio, al quale ha partecipato la stragrande maggioranza dei lavoratori, ha ottenuto i primi importanti effetti. L’azienda è alla fine dovuta venire incontro alle richieste dei sindacati. Abbiamo quindi ottenuto che il VAP fosse discusso prioritariamente e fosse oggetto di trattativa a parte rispetto al piano industriale. Non potevamo accettare che il premio aziendale, che spetta di diritto ai lavoratori, fosse pagato da altri lavoratori”, ha concluso Morelli.
“Quanto al confronto sul piano industriale, anche questo ripreso ieri”, ha incalzato Angelo Di Cristo, Coordinatore FABI di Unicredit, “vogliamo tutelare sia il personale che rimane sia quello in uscita. Auspichiamo inoltre che l’azienda crei occupazione, applicando il nuovo contratto nazionale che Abi e sindacati hanno firmato a Roma lo scorso 19 gennaio”.
Milano 06/09/2012