Il comitato dei piccoli azionisti, supportato dalla FABI e composto anche dai dipendenti, conquista due posti nel nuovo consiglio d'amministrazione di Banca Carim, che termina così il lungo periodo di commissariamento. Taddia: "Una vittoria per i lavoratori"
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BANCA CARIM, IL TERRITORIO NEL CDA

Il comitato dei piccoli azionisti, supportato dalla FABI e composto anche dai dipendenti, conquista due posti nel nuovo consiglio d’amministrazione di Banca Carim, che termina così il lungo periodo di commissariamento. Taddia: “Una vittoria per i lavoratori”
BANCA CARIM, IL TERRITORIO NEL CDA
Il comitato dei piccoli azionisti di Banca Carim, di cui fanno parte anche i lavoratori, conquista due posti nel nuovo consiglio d'amministrazione della Cassa di risparmio di Rimini, in carica da oggi fino al 2014.

Archiviato così definitivamente il lungo periodo di commissariamento della banca, durato oltre due anni.

L’assemblea degli azionisti, svoltasi ieri nel capoluogo romagnolo ha eletto nel nuovo board Paolo Conti, Direttore delle Acli, ed Enrico Montanari, i candidati della lista presentata dal comitato.

L’ associazione, che rappresenta circa 7000 persone tra imprenditori locali e dipendenti, è nata proprio un anno fa con il supporto della FABI. Obiettivo: mantenere la banca ancorata al territorio. E durante l’ultima ricapitalizzazione, chiusa a fine aprile, è riuscita a rastrellare ben il 2,80% delle azioni dell’istituto riminese.

Numeri che le hanno consentito di esprimere una propria lista per il rinnovo dei vertici societari.

I candidati dei piccoli azionisti nelle votazioni di ieri hanno riscosso la preferenza del 12% del capitale sociale.

Determinante il ruolo della FABI. Il Segretario provinciale di Rimini Giuseppe Taddia, nei mesi passati, ha svolto una capillare campagna di sensibilizzazione sul territorio, proponendo, tra l’altro, ai dipendenti di aderire alla sottoscrizione di azioni Carim. Un invito poi raccolto da numerosi impiegati dell’istituto, attivi e in pensione.

“Siamo soddisfatti dell’esito delle votazioni”, ha commentato Giuseppe Taddia, Segretario Provinciale di FABI Rimini, “La consideriamo una vittoria per tutti i lavoratori. Avere una nostra rappresentanza in cda ci darà infatti l’opportunità di seguire con attenzione la politica industriale della banca e di contribuire alla salvaguardia dell’occupazione e a rinsaldare il legame dell’istituto con il territorio”.

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