MPS, I SINDACATI RISPONDONO PER LE RIME A PROFUMO
All’indomani dell’iscrizione nel registro degli indagati dell’ex presidente Mussari per l’affaire Antonveneta, il numero uno di Mps attacca i sindacati. “Hanno gestito male la banca”. La FABI: “Parole deliranti. Su ruolo Mussari Profumo tace. Chissà perché
”
La FABI e le altre organizzazioni sindacali rispondono per le rime al presidente del Gruppo Mps, Alessandro Profumo.
Proprio ieri il manager, commentando sul quotidiano La Repubblica l'iscrizione nel registro degli indagati dell'ex numero uno di Mps e attuale presidente dell'Abi, Giuseppe Mussari, per l'acquisizione di Antonveneta, ha accusato i sindacati di aver gestito male la banca, non esprimendo invece alcun giudizio sull'operato di Mussari. Di più. Profumo ha anche detto che "Ad oggi non abbiamo elementi per avviare azioni di responsabilità sulle passate gestioni di Banca Mps. Se li avessimo - ha detto Profumo - faremmo ogni azione necessaria per tutelare gli interessi della Banca. Quando il quadro sarà chiaro decideremo cosa fare".
Parole a cui le delegazioni sindacali aziendali hanno prontamente ribattuto.
"La dichiarazione, riportata in un articolo che ipotizza il coinvolgimento del Presidente dell'Abi Giuseppe Mussari nelle indagini riguardanti l'acquisizione di Banca Antonveneta, costituisce un attacco inaccettabile e premeditato alle Organizzazioni Sindacali della Banca Monte dei Paschi di Siena, in un momento nel quale le stesse hanno pubblicamente dimostrato l'assoluta strumentalità ed inutilità della proposta di esternalizzazioni, per le quali evidentemente il Presidente della Banca ha un interesse particolare ed al momento non dichiarato".
"Alessandro Profumo", sottolineano la FABI e gli altri sindacati, "non esterna invece nulla a proposito dell'eventuale coinvolgimento del Presidente dell'Abi nelle indagini, forse perché dovrebbe spiegare il fatto di esserne stato uno dei grandi elettori, a differenza del Sindacato Aziendale che ne ha chiesto le dimissioni in gennaio. O forse l'imbarazzo deriva dall'averne incassato l'appoggio al momento della designazione a Presidente della Banca Mps".
"è incredibile", proseguono i sindacati, "dover leggere tali deliranti dichiarazioni, da parte di un banchiere capace di strappare una liquidazione di decine di milioni di euro al momento del suo allontanamento, non certo consensuale, da Unicredit. Sicuramente Alessandro Profumo é un'autorità in materia di clausole contrattuali individuali. Non vorremmo fossero le stesse applicate nei mesi scorsi al nuovo management. Si spiegherebbe così l'assoluta ritrosia a dare chiarimenti in merito".
"E' altrettanto incredibile", concludono, "dover subire queste "lezioni" da una persona rinviata a giudizio per frode fiscale".
Stoccata, infine, alla Fondazione Montepaschi, grande sponsor di Profumo e in prima linea all’epoca, come azionista di maggioranza della banca, ad avallare l’operazione Antonveneta . “Questo”, rimarcano i sindacati, “è l’ennesimo frutto avvelenato della scelta, fatta nei mesi scorsi – dagli stessi tra l’altro che sulla vicenda Antonveneta avevano, a differenza del Sindacato, tutti gli elementi per giudicare sotto tutti i punti di vista l’operazione – di affidare una Banca, beneficiaria del sostegno pubblico, ad una persona coinvolta in procedimenti giudiziari così gravi”.
Siena 15/10/2012