Si chiude senza intesa la procedura sui 1578 esuberi. L'azienda insiste: prepensionamenti e part time obbligatori. E la FABI avverte: " se azienda procederà ad azioni unilaterali contro i diritti dei lavoratori, sarà sciopero". Al via le assemblee dei dipendenti
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UBI, SALTA L?ACCORDO SUGLI ESUBERI

Si chiude senza intesa la procedura sui 1578 esuberi. L’azienda insiste: prepensionamenti e part time obbligatori. E la FABI avverte: ” se azienda procederà ad azioni unilaterali contro i diritti dei lavoratori, sarà sciopero”. Al via le assemblee dei dipendenti
UBI, SALTA L?ACCORDO SUGLI ESUBERI
Si è chiusa senza accordo la procedura sui 1578 esuberi nel Gruppo Ubi. E se il Gruppo nei prossimi giorni dovesse disdettare gli accordi aziendali o procedere a deroghe sulla contrattazione nazionale, la FABI e le altre organizzazioni sindacali andranno allo sciopero.

Questo l'avvertimento lanciato a margine dell'incontro che si è svolto oggi a Bergamo. L'azienda è rimasta sulle sue posizioni e ha riproposto 700 prepensionamenti e 2500 part time su base obbligatoria, in alternativa a deroghe sui contratti nazionali e aziendali, per giungere a un risparmio di costi di 115 milioni di euro.

Un’intransigenza che non ha reso possibile arrivare a un accordo con i sindacati.

“Sono richieste inaccettabili, come più volte affermato dal nostro Segretario generale Sileoni”, ha commentato Paolo Citterio, Coordinatore FABI di Ubi, che ha messo poi le mani avanti.

“Al momento l’azienda non ha manifestato l’intenzione di procedere unilateralmente alla disdetta dei contratti aziendali e ai licenziamenti collettivi, ma qualora lo dovesse fare non esiteremo a proclamare lo sciopero. Non accetteremo attacchi ai diritti acquisiti dei lavoratori”.

“Da parte nostra c’erano tutti i presupposti per raggiungere l’obiettivo di riduzione costi e l’abbiamo dimostrato dando la nostra disponibilità a trattare su una serie di argomenti, evidentemente l’azienda voleva fare tombola con questa trattativa attraverso azioni simboliche che vanno oltre gli obiettivi dichiarati”, conclude Citterio.

Dal 22 ottobre fino alla fine di novembre inizieranno le assemblee in tutto il Gruppo per informare i dipendenti della situazione.

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