BPM, SULL?ORLO DELLO SCIOPERO?
Il Gruppo insiste: 700 prepensionamenti. Magrini: “Se la banca non ridurrà gli esuberi, pronti ad andare allo sciopero. BPM si assumerà la responsabilità di non aver voluto raggiungere alcun accordo”. Domani scade la procedura sindacale
Pronti allo sciopero in Banca Popolare di Milano. Se l'azienda non ridurrà il numero degli esuberi, la FABI e le altre organizzazioni sindacali andranno alla mobilitazione.
Le trattative stanno procedendo ad oltranza e continueranno fino a domani, ma al momento le posizioni tra azienda e sindacati restano distanti.
Il Gruppo, infatti, ha chiesto 700 esodi, che di fatto sarebbero obbligatori in quanto il numero coincide con l’intera platea di lavoratori al momento prepensionabili nel Gruppo.
“Sono esuberi spropositati”, ha rimarcato Matteo Magrini, Coordinatore FABI di Bpm, “che non saremo mai disposti ad accettare. Se la banca proseguirà sulla su questa strada si assumerà la responsabilità di non aver voluto raggiungere alcun accordo, mancando il suo obiettivo di credibilità agli occhi di tutti i suoi dipendenti. Vogliamo tutelare i diritti e i salari di tutti i nostri colleghi che, rimanendo in servizio, saranno i veri protagonisti del rilancio del Gruppo”.
La procedura sindacale scade domani.
Milano 18/10/2012