Rinnovati gli accordi aziendali, via libera alle assunzioni dei 1.300 apprendisti, compresi quelli licenziati a ottobre. Scongiurati gli esuberi obbligatori a fronte di una temporanea riduzione dell'orario di lavoro. Bossola: "Confermato il principio di solidarietà"">

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Rinnovati gli accordi aziendali, via libera alle assunzioni dei 1.300 apprendisti, compresi quelli licenziati a ottobre. Scongiurati gli esuberi obbligatori a fronte di una temporanea riduzione dell’orario di lavoro. Bossola: “Confermato il principio di solidarietà”
INTESA, C?? L?ACCORDO SUL PIANO D?IMPRESA
Rinnovati gli accordi aziendali e via libera all'assunzione di tutti i 1.300 apprendisti del Gruppo Intesa Sanpaolo, compresi quelli licenziati ad ottobre. Scongiurati infine i mille nuovi esuberi obbligatori di lavoratori ultracinquantacinquenni, a fronte di alcune misure temporanee per compensare gli oneri della riforma Fornero, tra cui: la riduzione dell'orario di lavoro, finanziata dal fondo di solidarietà, il blocco degli straordinari, la fruizione obbligatoria delle ferie e delle festività soppresse.

Questi i punti principali dell'accordo sul piano d'impresa 2011-15, firmato stanotte dai sindacati e dal Gruppo Intesa Sanpaolo.

“Abbiamo sconfitto l’idea che per fare un accordo sul piano industriale d’Intesa Sanpaolo fosse necessario sacrificare qualcuno, fossero questi i più anziani o i più giovani. Abbiamo ribadito il principio di solidarietà della categoria, che a partire dal contratto nazionale, rinnovato a gennaio, ha caratterizzato la nostra azione. Nessuno verrà lasciato indietro, nessuno verrà rottamato e i tutti 1300 apprendisti di Intesa, compresi quelli già licenziati nel mese di ottobre, verranno assunti e confermati a tempo indeterminato”.

Così Mauro Bossola, Segretario generale aggiunto della FABI, ha commentato l’accordo sul piano d’impresa 2011-15 raggiunto stanotte alle due con il Gruppo Intesa Sanpaolo.

“Il fondo di sostegno al reddito non viene usato come uno strumento di rottamazione degli ultra 55enni ma come un vero strumento di solidarietà, attraverso la riduzione dell’orario di lavoro. Tutto questo senza impatti traumatici sui lavoratori, creando occupazione stabile e di qualità e senza alimentare dannosi conflitti generazionali”.

Nel dettaglio l’accordo prevede una riduzione d’orario da 4 a 6 giorni a seconda delle diverse categorie, dirigenti compresi, nell’arco del triennio 2013-2015, retribuite secondo quanto stabilito dal Fondo Esuberi: si resta a casa ma si riceve il 60% della giornata lavorativa. L’accordo, che sarà discusso con i lavoratori nelle assemblee, prevede l’applicazione del contratto nazionale in tema di orario di sportello: dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 20, per riassorbire le ulteriori eccedenze di personale.

Rinnovati gli accordi aziendali. Sono stati, infine rinnovati tutti gli accordi scaduti e disdettati su buono pasto da 5,16 euro (anche per i part-time con intervallo di 15 minuti), indennità, flessibilità orari, aspettative, permessi, trattamenti in tema di turni e reperibilità, part time, trasferimenti a richiesta.

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