CONTRATTO BCC, ? ROTTURA
Si rompono le trattative sul rinnovo del Contratto Nazionale dei 37mila lavoratori del Credito Cooperativo. Ora al via assemblee in tutta Italia per decidere le inziative di mobilitazione. Bertinotti: “Se avessimo firmato, avremmo azzerato diritti acquisiti dei lavoratori”
Si è rotta la trattativa sul Contratto Nazionale dei circa 37mila lavoratori delle Banche di Credito Cooperativo.
La rottura si è consumata ieri sera, dopo quasi un anno di duro confronto tra le parti, quando Federcasse ha presentato ai sindacati la bozza contrattuale con le sue controdeduzioni, non tenendo conto delle richieste sindacali.
Nel dettaglio, l’associazione datoriale ha riproposto la revisione del criterio di calcolo del premio di risultato, correlandolo all’utile netto, non ha dato garanzie sui versamenti aziendali ali a favore del Fondo per la nuova occupazione, strumento pensato per agevolare la stabilizzazione dei numerosi lavoratori precari del settore, che rappresentano il 10% del totale della forza lavoro, e infine è tornata a chiedere la modifica delle norme di garanzia sul diritto di reintegra in materia di licenziamenti individuali, rivendicandone l’adeguamento al mutato contesto legislativo.
“Una bozza improponibile, che andava contro i principi mutualistici del credito cooperativo e che se firmata avrebbe azzerato i diritti acquisiti dei lavoratori”, ha commentato a caldo Luca Bertinotti, Segretario Nazionale FABI.
“Adesso”, spiega Bertinotti, “chiederemo a Federcasse l’immediata corresponsione dell’indennità di vacanza contrattuale, che garantirà una copertura del 50% dell’inflazione reale ai salari dei dipendenti”.
“Da adesso inizieranno in tutta Italia le assemblee dei lavoratori, in cui le organizzazioni sindacali illustreranno lo stato dell’arte. Possibili azioni di mobilitazione, non escluso lo sciopero”.
Roma 25/10/2012