Oltre l'80% dei lavoratori di Ubis, il Consorzio informatico del Gruppo Unicredit, ha aderito oggi allo sciopero proclamato dalla FABI e dalle altre organizzazioni sindacali contro l'esternalizzazione di alcune attività del Consorzio.
Oltre allo sciopero si sono svolti presidi e manifestazioni in tutta Italia: a Roma, Palermo, Milano, Torino, Bologna, Trieste, Verona davanti alle sedi interessate dal progetto di cessione.
A dare manforte ai manifestanti siciliani è intervenuto anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che ha espresso al propria piena solidarietà nei confronti dei lavoratori, manifestando con loro.
L’esternalizzazione, per ora soltanto annunciata dall’azienda, dovrebbe andare in porto nel 2013 e coinvolgere circa 800 addetti.
It Fleet management (Sistemi periferici), It Global Markets ( Infrastrutture informatiche a supporto dell’Investement Banking), It Centrale (Infrastrutture Tecnologiche centrali) e Invoice Management (Ciclo attivo/passivo), rispettivamente con circa 120, 5, 300 e 145 risorse coinvolte: queste le attività che Unicredit intende appaltare a società esterne.
Un progetto contro cui la FABI si sta battendo per evitare che i lavoratori esternalizzati passino a società che applicano contratti diversi da quello del credito e dove l’occupazione anche futura risulterebbe essere meno tutelata.
“L’ampia adesione allo sciopero deve essere letta come un forte segnale all’azienda”, ha commentato Francesco Colasuonno, Coordinatore FABI di Ubis, “continueremo a opporci con tutti i mezzi a questo progetto che rappresenta un attacco all’area contrattuale e alla stabilità occupazionale dei lavoratori”.
Ma le iniziative di mobilitazione non finiscono qui. Domani sciopereranno gli addetti del polo di Verona, mentre, da adesso fino al 17 novembre, andrà avanti la sospensione degli straordinari e delle prestazioni accessorie (reperibilità, interventi programmati, ecc.) per i quadri direttivi del Consorzio.
Roma 26/10/2012