MPS, BATTAGLIA LEGALE SU DISDETTA INTEGRATIVO
Disdettato il primo novembre il contratto integrativo aziendale. Azzerate tutte le previsioni, ad eccezione di quelle su previdenza complementare e assistenza sanitaria. La FABI: “decisione politicamente sconcertante che sottoporremo al vaglio dei nostri legali”
Il Gruppo Mps disdetta il contratto integrativo aziendale e la FABI va dagli avvocati. La sospensione decisa unilateralmente dall'azienda è entrata in vigore il primo novembre. Sono state così azzerate tutte le previsioni integrative, ad eccezione di quelle riguardanti la previdenza complementare e l'assistenza sanitaria.
"è una decisione politicamente sconcertante che sottoporremo al vaglio dei nostri avvocati per verificarne l'accettabilità a livello legale", questo l'annuncio della FABI e delle altre organizzazioni sindacali.
I sindacati hanno poi ricordato di essere pronti a sedersi al tavolo delle trattative, a patto che il Gruppo metta definitivamente nel cassetto il progetto di esternalizzazione del back office. Linea ribadita a anche durante la riunione del Coordinamento FABI del Gruppo Mps, svoltosi a Roma lo scorso martedì 30 ottobre, alla presenza del Segretario generale Lando Maria Sileoni.
“Occorre che l’azienda”, hanno poi concluso le organizzazioni sindacali in una nota unitaria, “dimostri di accettare concretamente il confronto su tutte le tematiche oggetto del piano industriale, a partire dalle controproposte delle organizzazioni sindacali sulla riduzione dei costi, che permettono di azzerare le esternalizzazioni”.
Siena 05/11/2012