Mps e sindacati ancora distanti sul contratto integrativo aziendale. La piattaforma elaborata dalla banca non ha, infatti, per nulla convinto la FABI e le altre organizzazioni sindacali che nell'incontro di ieri l'hanno prontamente rispedita al mittente.
Tra i punti maggiormente contesati la proposta di sostituire erogazioni salariali derivanti dall'applicazione di norme contrattuali nazionali ed aziendali, e quindi finora facenti parte della retribuzione fissa, con elementi salariali variabili o discrezionali e, per quanto riguarda la mobilità territoriale, l'adozione del criterio del trasferimento d'ufficio e di discrezionalità aziendale sull'accoglimento delle domande di trasferimento.
“Le controproposte aziendali”, hanno dichiarato in una nota unitaria la FABI e gli altri sindacati, “risultano completamente difformi rispetto ai contenuti della piattaforma sindacale, già illustrata alla controparte nei giorni scorsi”.
Le organizzazioni sindacali hanno, inoltre, inviato venerdì scorso una lettera diffidando la banca dall’interrompere unilateralmente, a partire dal primo novembre, l’applicazione del contratto integrativo aziendale, rivendicandone l’ultrattività per altri 3 mesi dalla presentazione della piattaforma, così come previsto dal contratto nazionale di categoria.
Mercoledì e giovedì sono stati fissati due nuovi incontri per continuare la trattativa.
Quanto al Consorzio, questo lunedì verrà aperta una nuova procedura sulla collocazione dei lavoratori del back office all’interno di una nuova area della banca, che sarà appositamente creata.
Siena 15/11/2012