CONTRATTO BCC, CHIUSO SENZA ACCORDO IL TENTATIVO DI CONCILIAZIONE
Nessun accordo al Ministero del Lavoro. Federcasse insiste sui licenziamenti individuali e sulla revisione del criterio di calcolo del premio di risultato. La FABI: “Controparte irresponsabile. Pronti a mobilitazione”
Si è chiuso senza accordo il tentativo di conciliazione, avvenuto oggi a Roma presso il ministero del Lavoro, e tra le organizzazioni sindacali e Federcasse in merito alla trattativa sul rinnovo del contratto nazionale del credito cooperativo.
Come si legge nel verbale del Ministero, Federcasse ha riproposto le vecchie pregiudiziali, chiedendo di adeguare le procedure sui licenziamenti individuali alla nuova normativa vigente, venendo meno così alle norme del contratto di categoria, e di modificare il criterio di calcolo del premio di risultato, correlandolo alle rettifiche sui crediti.
“Le organizzazioni sindacali nazionali, Fabi, Fiba Cisl, Fisac Cgil, Sincra, Ugl e Dircredito”, si legge nel verbale del Ministero del Lavoro, “prendono atto dell’impossibilità di addivenire al rinnovo del contratto collettivo nazionale di categoria in conseguenza dell’impossibilità di Federcasse a mantenere le posizioni già convenute in data 22 novembre 2012 che, viceversa, sono state ulteriormente e per l’ennesima volta modificate in peggio, così riaprendo questioni già definite”.
“Stigmatizziamo l’atteggiamento irresponsabile di Federcasse, che ha condotto le trattative in maniera del tutto irrituale, non rispettando inoltre gli impegni presi meno di un mese fa con le organizzazioni sindacali”, ha dichiarato Luca Bertinotti, Segretario nazionale FABI.
“Domani, unitariamente con le altre sigle”, ha concluso Bertinotti, “valuteremo le iniziative mobilitazione da intraprendere, senza escludere lo sciopero e manifestazioni anche su scala locale”.
Roma 04/12/2012