Firmato l'accordo sul piano industriale. Previsti 700 uscite da adesso al 2015 ma solo su base volontaria e incentivata, nuove assunzioni, con priorità per i precari, e la salvaguardia di molti elementi del contratto integrativo disdettato a novembre
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BPM, LA FABI VINCE SUGLI ESODI VOLONTARI

Firmato l’accordo sul piano industriale. Previsti 700 uscite da adesso al 2015 ma solo su base volontaria e incentivata, nuove assunzioni, con priorità per i precari, e la salvaguardia di molti elementi del contratto integrativo disdettato a novembre
BPM, LA FABI VINCE SUGLI ESODI VOLONTARI
Scongiurati gli esodi obbligatori in Banca Popolare di Milano, come inizialmente ventilato dai vertici. Grazie all'accordo sul piano industriale siglato stanotte dalla Banca e dalle organizzazioni sindacali, le700 uscite previste dal Gruppo da adesso al 2015 avverranno tutte su base volontaria e incentivata, una parte attraverso pensionamenti, la restante attraverso esodi gestiti dal Fondo esuberi, con clausola di salvaguardia, qualora i requisiti previdenziali subiscano modifiche per effetto di nuove riforme.

In cambio, l'azienda si è impegnata ad effettuare nuove assunzioni con priorità per i lavoratori interinali e i precari, sia quelli già in servizio che quelli recentemente mandati a casi.

L’accordo prevede anche la salvaguardia di molti elementi della contrattazione integrativa aziendale, disdettata il primo novembre scorso, tra questi la retribuzione integrativa aziendale, il premio di rendimento extra standard, l’indennità invernale e la Produttività quota fissa.

Soddisfatte le organizzazioni sindacali, impegnate fino all’ultimo in una vertenza che si era annunciata particolarmente dura, con ripetute rotture del tavolo di trattativa e la proclamazione delle assemblee dei lavoratori.

“Il positivo risultato dell’Ipotesi di accordo sottoscritto oggi unitariamnte, dopo una trattativa dura ed impegnativa partita sotto il segno dell’attacco aziendale all’intero sistema sociale di Bpm, dimostra la determinazione e la responsabilità delle Organizzazioni sindacali”, hanno dichiarato Lando Maria Sileoni, Segretario generale FABI, e Giuseppe Gallo, Segretario Generale di FIBA Cisl.

“Essa esprime la sintesi efficace tra l’esigenza di rilanciare il ruolo di BPM come leva di sviluppo delle sue economie di riferimento; la domanda di tutela occupazionale, prospettiva professionale, coesione sociale delle lavoratrici e dei lavoratori; la volontà di presidiare la Banca cooperativa e lo straordinario patrimonio umano e professionale costruito nella sua storia”.

“La volontarietà incentivata di accesso la Fondo di Solidarietà; la salvaguardia delle tutele sostanziali del Contratto integrativo aziendale; l’impegno ad armonizzare, all’interno del Contratto integrativo BPM, diritti e tutele fondamentali delle lavoratrici e dei lavoratori della Banca Popolare di Legnano e della ex Cassa di risparmio di Alessandria, esprimono la qualità e l’equilibrio solidale dell’Ipotesi d’accordo”.

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