LONG TERM CARE, AUMENTA L?IMPORTO RIMBORSABILE
Dai 13.200 euro agli attuali 16.800: così sale il tetto massimo annuale di spese coperte dalla Long term care, la polizza sanitaria che copre le spese dei lavoratori bancari in situazioni di non autosufficienza. De Filippis: “Accordo possibile grazie al Contratto Nazionale”
Aumenta il tetto massimo di spese rimborsabili dalla Long Term care, la polizza sanitaria che copre le lungo degenze per malattie progressive dei lavoratori bancari.
Il rimborso annuo pro capite massimo che i lavoratori iscritti in condizioni di non autosufficienza potranno ottenere passa dai vecchi 13.200 euro agli attuali 16.800, per tutto il triennio 2013-15.
A stabilirlo l’accordo siglato a Roma alla fine di dicembre da ABI e organizzazioni sindacali, FABI in testa.
L’intesa è stata possibile grazie al Contratto Nazionale del Credito 2012-14, nel quale i sindacati avevano negoziato con la controparte il raddoppio della quota annuale sulla long term care a carico delle banche, da 50 a 100 euro.
“Un incremento di contribuzione notevole per un problema sociale, quello della non autosufficienza legato all’aumento della prospettiva di vita, di grande rilevanza che nei prossimi anni ancora di più, purtroppo, interesserà la categoria dei bancari”, commenta Giuliano De Filippis, Segretario Nazionale FABI e Presidente della Casdic, la Cassa Nazionale di Assistenza Sanitaria dei bancari, che eroga la polizza Long Term Care. “Il consiglio d’amministrazione della Casdic”, conclude De Filippis, “ha mostrato una grande sensibilità riguardo al problema”.
Roma 09/01/2013