BPM, USCITE SUPERIORI ALLE ASPETTATIVE
Successo dell’accordo firmato da FABI e azienda: le domande d’uscita presentate dai lavoratori maggiori di quelle preventivate dalla banca. Magrini: “Prosegue confronto con i vertici. Questi numeri dovranno consentire recuperi economici e nuove assunzioni”
Anche la Bpm fa il pieno di adesioni al piano uscite, sancito dall'accordo sul piano industriale del 7 dicembre scorso e firmato da azienda e sindacati.
Stando alle prime verifiche, le domande d'uscita inoltrate dai lavoratori sono state maggiori di quelle preventivate dall'azienda.
“La FABI ha visto giusto!”, così ha commentato il Segretario Coordinatore FABI di Bpm, Matteo Magrini: ” le previsioni della Delegazione FABI del Gruppo BPM, frutto di una profonda conoscenza e di un fortissimo legame con i nostri colleghi, si sono rivelate corrette”.
“Nei prossimi giorni”, ha avvertito Magrini, “proseguirà il confronto con l’Azienda: il positivo risultato sugli esodi volontari dovrà consentire recuperi sulla parte economica per i tutti i colleghi che restano in servizio e favorire nuova occupazione giovanile”.
I punti salienti dell’accordo. L’accordo, sottoscritto dalle parti, prevede da adesso al 2015 700 uscite tutte su base volontaria e incentivata, una parte attraverso pensionamenti, la restante attraverso esodi gestiti dal Fondo esuberi, con clausola di salvaguardia, qualora i requisiti previdenziali subiscano modifiche per effetto di nuove riforme.
In cambio, l’azienda si è impegnata ad effettuare nuove assunzioni con priorità per i lavoratori interinali e i precari, sia quelli già in servizio che quelli recentemente mandati a casi.
L’accordo prevede anche la salvaguardia di molti elementi della contrattazione integrativa aziendale, disdettata il primo novembre scorso, tra questi la retribuzione integrativa aziendale, il premio di rendimento extra standard, l’indennità invernale e la Produttività quota fissa.
Milano 21/01/2013