La FABI continua a scommettere sulla formazione. I numeri sul resoconto dell'attiva formativa 2012 parlano chiaro: 43 corsi di formazione realizzati, 1200 partecipanti, 1800 giornate/persona di formazione. Inoltre, nel corso dell'anno, sono stati realizzati cinque importanti appuntamenti di formazione monotematica a livello nazionale riguardanti: conoscenze informatiche di base essenziali per il sindacalista, proselitismo, approfondimento della materia contrattuale relativa al comparto del personale direttivo, riforma della previdenza obbligatoria e previdenza complementare.
I dati sono emersi a margine della riunione annuale del Dipartimento Formazione, che si è tenuta il 17 e 18 gennaio a Verona. Un'occasione fissa per valutare il lavoro fatto, ma soprattutto per guardare avanti, pronti al raggiungimento di nuovi obiettivi da centrare.
“Una iniziativa molto importante, che ha visto partecipare 900 colleghi, è stata anche quella dei seminari sulla riforma del lavoro tenuti dall’avvocato Paolo Berti e che continueranno ancora nel 2013. Riteniamo – ha dichiarato Fulvio Rizzardi, responsabile Dipartimento Formazione – che ci siano materie che necessitano di un intervento immediato dal punto di vista formativo, proprio per l’importanza delle ricadute che determinate riforme hanno nel mondo del lavoro. A questo proposito, la scuola rimane il momento primario in cui dare basi utili all’attività del sindacalista. Poi per ò, riteniamo fondamentale anche andare oltre la superficie ed approfondire alcuni temi, come è stato per la riforma del lavoro, proprio perché il sindacalista deve difendere i lavoratori e per farlo è necessario che conosca in modo approfondito la materia di confronto”.
Ma non è tutto. Durante la riunione annuale di Verona è stato inoltre presentato il programma di lavoro che, a partire da marzo, interesserà il primo semestre del 2013 oltre ad essere stata presa in esame l’opportunità di elaborare un progetto di e-learning riguardante l’uso consapevole delle nuove tecnologie. “Quest’ultimo progetto – ha proseguito Rizzardi – vuole essere un’opportunità per trasmettere ai sindacalisti nozioni sull’utilizzo dei nuovi mezzi di comunicazione. Il telefono ovviamente rimane il mezzo più semplice, ma le nuove generazioni dimostrano di avere anche altri canali comunicativi. Bè, credo che dobbiamo farci trovare sempre al passo coi tempi”.
Roma, 24/01/2013