Il 28 gennaio la società di leasing, partecipata da BPER e Banco Popolare, approverà l'avvio della procedura di ristrutturazione e quantificherà le eccedenze di personale. La FABI non ci sta: "Società sana. No ai tagli. Banche azioniste assumano responsabilità"
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ALBA LEASING, LA FABI SBARRA IL PASSO AGLI ESUBERI

Il 28 gennaio la società di leasing, partecipata da BPER e Banco Popolare, approverà l’avvio della procedura di ristrutturazione e quantificherà le eccedenze di personale. La FABI non ci sta: “Società sana. No ai tagli. Banche azioniste assumano responsabilità”
ALBA LEASING, LA FABI SBARRA IL PASSO AGLI ESUBERI
Rischio esuberi in Alba Leasing, società partecipata da Banca Popolare dell'Emilia Romagna, Banco Popolare e banca Popolare di Sondrio, che occupa 325 dipendenti tra Milano, Padova, Roma e Bologna, tutti assunti con contratto nazionale del credito.

Il numero esatto di lavoratori in eccedenza non è stato ancora comunicato dall'azienda, ma la FABI ha già puntato i piedi, richiamando le banche azioniste alle loro responsabilità.

“Diciamo no ad eccedenze di personale non gestite attraverso esodi volontari e incentivati e senza le tutele previste dal contratto nazionale vigente”, hanno tuonato i Coordinamenti FABI di Bper e di Banco Popolare, la banche che detengono rispettivamente il 36,43% e il 32,79% della società in questione.

“La Banca Popolare dell’Emilia Romagna e il Banco Popolare, socie di Alba Leasing rispettivamente al 36,43% e al 32,79%, sono state investite del problema dai Coordinamenti di Gruppo della FABI e sollecitate a farsene carico. Sarebbe inaccettabile il perdurare di tanta indifferenza nei confronti del futuro dei lavoratori di una società partecipata”.

La ristrutturazione. Il consiglio d’amministrazione di Alba leasing si riunirà il 28 gennaio e in quell’occasione approverà l’avvio della procedura sindacale sulla ristrutturazione e l’informativa con i dettagli, anche in termini di esuberi, dell’operazione. Un documento che i sindacati stanno aspettando per decidere quali azioni intraprendere a tutela dei lavoratori.

La decisione dell’azienda di dare il via ad una riorganizzazione con tanto di possibili esuberi sconcerta – fanno notare le rappresentanze sindacali aziendali di Alba leasing- a maggior ragione perché “in contrasto con gli ottimi risultati di produzione pubblicati e magnificati sul portale dell’azienda e con l’esito positiva dell’ispezione della Banca d’Italia”.

Roma 25/01/2013