Firmato l'accordo presso il Ministero del Lavoro: esuberi ridotti da 118 a 97 e ammortizzatori sociali per tutti i lavoratori licenziati. Attivati il Fondo esuberi e il Fondo emergenziale. Previsti anche servizi di ricollocazione professionale
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HYPO ALPE, ARRIVANO GLI AMMORTIZZATORI PER I LAVORATORI LICENZIATI

Firmato l’accordo presso il Ministero del Lavoro: esuberi ridotti da 118 a 97 e ammortizzatori sociali per tutti i lavoratori licenziati. Attivati il Fondo esuberi e il Fondo emergenziale. Previsti anche servizi di ricollocazione professionale
HYPO ALPE, ARRIVANO GLI AMMORTIZZATORI PER I LAVORATORI LICENZIATI
Riduzione del numero di esuberi e ammortizzatori sociali per i lavoratori licenziati.

Questo, in estrema sintesi, il contenuto dell'ipotesi d'accordo firmata ieri sera dalla FABI e dalle altre organizzazioni sindacali con Hypo Alpe Adria Bank, a Roma, presso il Ministero del Lavoro, alla presenza dell'assessore al Lavoro del Friuli Venezia Giulia, Angela Brandi, nell'ambito della procedura di licenziamento collettivo ex legge 223/91.

Una trattativa difficile. La trattativa inizia a settembre, quando l’azienda dichiara 118 eccedenze di personale, rendendosi fin da subito indisponibile ad applicare gli ammortizzatori sociali previsti dal contratto nazionale del credito.

Durissima la vertenza. I sindacati fanno muro chiedendo l’intervento della Regione Friuli Venezia Giulia, dove ha sede Hypo Alpe Italia, e alla fine, dopo mesi di aspro confronto, riescono ad ottenere una serie di garanzie a favore dei lavoratori licenziati.

Triste primato quello di Hypo Alpe Adria Bank. Si tratta del primo caso di azienda bancaria che ha aperto presso il Ministero del Lavoro un tavolo sui licenziamenti collettivi.

L’accordo. Con l’intesa siglata ieri, per prima cosa, è stato ridotto il numero di esuberi: si è passati dagli iniziali 118 agli attuali 97. Quanto ai lavoratori licenziati, sono stati attivati i due ammortizzatori sociali di settore: il Fondo esuberi e il Fondo emergenziale, con possibilità di accesso volontario e incentivato per i dipendenti interessati.

Così dei 97 in esubero, chi vorrà e avrà i requisiti di anzianità necessaria potrà scegliere la strada del prepensionamento, mentre gli altri potranno essere collocati sul Fondo emergenziale e per due anni riceveranno l’80% della loro retribuzione, con mantenimento delle condizioni creditizie e della previdenza complementare rispettivamente per due e per un anno e con copertura sanitaria per 12 mesi.

Ai lavoratori che andranno sul Fondo emergenziale sarà anche garantito per un anno, gratuitamente, un servizio di ricollocazione professionale. Saranno quindi aiutati da un team di professionisti a rimettersi sul mercato per trovare occupazione. Inoltre le aziende che decideranno di assumerli potranno farlo a condizioni fiscali agevolate, come prevede la normativa di settore del Fondo emergenziale.

Sempre a loro sarà, infine, garantita priorità di assunzione nel caso Hypo Alpe Adria Bank apra le porte a nuovi ingressi di qui a 12 mesi.

“Questo accordo”, ha commentato Nicoletta Simonetti, Coordinatrice FABI di Hypo Alpe Adria Bank, “giunto al termine di una trattativa particolarmente difficile vista l’intransigenza aziendale, mitiga notevolmente gli impatti dei licenziamenti collettivi, offrendo ai lavoratori funzionali e validi ammortizzatori sociali, strumenti che fino all’ultimo Hypo Alpe si era rifiutata di mettere in campo. La determinazione e l’unità del tavolo sindacale ci hanno consentito di strappare le condizioni migliori per tutti”.

L’ipotesi d’accordo, firmata per la FABI da Nicoletta Simonetti, Guido Fasano e Giuliano Xausa, sarà sottoposta ai lavoratori nelle assemblee che si svolgeranno rispettivamente il 21 febbraio a Brescia e a Vicenza e il 25 febbraio a Tavagnacco (Udine).

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