Abbandonato lo scorporo dell'It Fleet Management e dei suoi 120 lavoratori, ma restano in piedi le altre esternalizzaizoni previste dal progetto Newton. Colasuonno: "Tutelare l'occupazione, l'area contrattuale e salvaguardare i livelli professionali"
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UBIS FA MARCIA INDIETRO SU IT FLEET MANAGEMENT

Abbandonato lo scorporo dell’It Fleet Management e dei suoi 120 lavoratori, ma restano in piedi le altre esternalizzaizoni previste dal progetto Newton. Colasuonno: “Tutelare l’occupazione, l’area contrattuale e salvaguardare i livelli professionali”
UBIS FA MARCIA INDIETRO SU IT FLEET MANAGEMENT

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Il consiglio di amministrazione di UBIS ha deciso di abbandonare il progetto di scorporo dell’ IT Fleet Management, che riguarda circa 120 risorse distribuite sui poli nazionali, e di cedere solo l’attività del Global Market ICT senza i lavoratori del perimetro italiano che attualmente lo seguono.
“La buona notizia – ha commentato Francesco Colasuonno, coordinatore FABI in UBIS – è che si evitano così le 120 fuoriuscite di lavoratori dell’hardware periferico. L’azienda, per ò, nello stesso incontro, ha dichiarato anche che intende andare avanti con l’esternalizzazione dei poli di Trieste e Roma del ciclo passivo e quindi della fatturazione: esternalizzazione che riguarda 110 lavoratori. E’ stato infatti ratificato l’avvio della procedura di legge per la cessione del ramo Invoice Management. Va avanti anche il progetto Gibson di scorporo dell’area IT, ossia dei servizi tecnologici che coinvolge circa 710 lavoratori di cui 281 in Italia”.
“La FABI – ha concluso Colasuonno – continua a non condividere questo progetto che non convince assolutamente dal punto di vista industriale. Tutto questo comporterà solo un aumento dei costi e non ci sarà alcun miglioramento dal punto di vista della qualità del lavoro. Chiederemo per questo di tutelare l’occupazione, l’area contrattuale e di salvaguardare i livelli professionali”.
Milano 21/02/2013