46 esuberi sicuri e altri 200 potenziali. Sono i numeri del processo di scissione e trasferimento del ramo d'azienda da Neos Finance a Intesa Sanpaolo Personal Finance (Ispf - ex Moneta), che partirà il primo aprile nel Gruppo Intesa Sanpaolo. L'obiettivo, secondo l'azienda, è la creazione di un unico soggetto in grado di sviluppare il business, dopo le pesanti perdite registrate da Neos Finance nel settore del credito al consumo, soprattutto in riferimento al forte sbilanciamento verso il ramo auto.
L'azienda ha quantificato 46 esuberi organizzativi, commerciali e da sovrapposizione di strutture creditizie periferiche, ora accentrate, dislocate su tutto il territorio nazionale. Sono poi 200 i potenziali esuberi sulla rete, che per ò saranno verificati solo a fine anno, alla luce dell'andamento del piano di crescita e del processo di consolidamento.
Dopo la scissione solo 27 dei 523 lavoratori coinvolti rimarranno presso Neos Finance occupandosi del portafoglio leasing. Attività, quella del leasing, che sarà comunque oggetto di specifica riorganizzazione in futuro.
“Abbiamo denunciato che tale situazione si è verificata sicuramente per l’andamento del mercato ma anche e soprattutto per errori del top management” ha ribadito Giuseppe Milazzo, coordinatore FABI in Intesa Sanpaolo. “Errori rispetto ai quali i lavoratori non hanno alcuna responsabilità. Riteniamo quindi indispensabile – ha concluso – definire accordi di tutela e garanzia dei lavoratori coinvolti, ricercando soluzioni a livello di Gruppo, senza penalizzazioni economiche ed occupazionali”.
Milano 22/02/2013