MPS DICE S? ALLE NUOVE USCITE
Accolte le richieste di FABI, FIBA CISL, UGL e UILCA: potranno andare in esodo i 660 lavoratori che ne hanno fatto domanda, in aggiunta ai mille già autorizzati. Gli oneri del Fondo saranno a carico dell’azienda. “Raggiunto obiettivo contenimento costi. Ora rilanciare Gruppo”
Su richiesta di FABI, FIBA CISL, UGL e UILCA il Gruppo Mps ha accolto le ulteriori 660 domande di uscita anticipata presentate dai lavoratori, in aggiunta rispetto alle mille già concordate nell'accordo del 19 dicembre sul piano industriale 2012-15.
Da adesso fino al 30 giugno i dipendenti che andranno in esodo saranno quindi in totale 1660 e potranno contare sulle prestazioni del Fondo di Solidarietà, l'ammortizzatore sociale di categoria, e su incentivi economici già negoziati nell' accordo sindacale.
A sostenere gli oneri del Fondo sarà il Gruppo Mps.
“Il successo dell’iniziativa riguardante il Fondo di Solidarietà”, hanno commentato FABI, FIBA, UGL e UILCA, “dimostra il reale apprezzamento, da parte dei Colleghi, dei contenuti dell’Accordo 19 dicembre 2012; con questo atto si concretizza, inoltre, una parte significativa dell’obiettivo di contenimento dei costi prevista dal Piano Industriale, preliminare al rilancio della Banca e del Gruppo.”
Siena 01/03/2013