MF-MILANO FINANZA mercoledì 6 marzo 2013
L’Abi ai banchieri: contribuite al Fondo per l’occupazione
di Antonio Satta
Il piatto piange. Stavolta è quello del Fondo per il sostegno all’occupazione nel settore del credito (Foc), che dovrebbe intervenire dando 2.500 euro alle banche per ogni cassintegrato o disoccupato o lavoratore comunque svantaggiato, che verrà assunto e stabilizzato. Grazie agli accordi tra l’associazione e i sindacati lo stesso fondo va alimentato con un contributo dei lavoratori bancari, che vi devono girare l’equivalente di una giornata di lavoro all’anno, e con quello dei dirigenti e manager, che devono versarvi il 4% della loro retribuzione se presidenti, amministratori, o direttori generali e se comunque guadagnano oltre 300 mila euro all’anno (il limite pu ò scendere fino alla soglia di 200 mila euro all’anno). Eppure, come ha scritto il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, «l’andamento delle adesioni delle figure apicali alla contribuzione al Fondo Nazionale per il Sostegno dell’Occupazione nel settore del credito risulterebbe, allo stato, insufficiente rispetto alle attese». In attesa, quindi, che vengano comunicati gli estremi del conto corrente di Enbicredito sul quale versare i contributi dei dirigenti e quelli dei lavoratori, l’invito per le banche è che provvedano con sollecitudine agli accantonamenti necessari. L’iniziativa è piaciuta a Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi, il maggior sindacato dei bancari. «Ricordiamo che, qualora i banchieri dovessero sottrarsi a questo impegno, saranno le banche stesse a farsene carico», ha aggiunto Sileoni, precisando che, «come Fabi, verificheremo, banca per banca, se ai buoni propositi seguiranno i fatti e quanti top manager verseranno effettivamente il proprio contributo sul Fondo». (riproduzione riservata)
CORRIERE DELLA SERA mercoledì 6 marzo 2013
L’obolo del 4% non versato dai banchieri
(f.d.r.) è solo una dimenticanza? Certo i problemi da risolvere non mancano di sicuro ai banchieri. Non è comunque una bella prova quella che hanno dato, costringendo il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, a richiamarli per iscritto al loro dovere. Il dovere è versare il 4% della retribuzione lorda al fondo per l’occupazione varato un anno fa con il nuovo contratto dei bancari per facilitare l’assunzione in banca di precari, disoccupati, giovani, donne, abitanti di aree svantaggiate. I lavoratori contribuiscono versando al fondo una giornata di lavoro. Patuelli ha rilevato «un’adesione insufficiente» e ha esortato i colleghi «ad aderire con la massima tempestività». Appello apprezzato dai sindacati. «Plaudiamo all’iniziativa del neopresidente dell’Abi» ha fatto sapere la Fabi, che per ò non abbassa la guardia. Il sindacato autonomo dei bancari ha poi assicurato: «Verificheremo, banca per banca, se ai buoni propositi seguiranno i fatti», ricordando «che qualora i banchieri dovessero sottrarsi a questo impegno, saranno le banche stesse a farsene carico».
IL MESSAGGERO mercoledì 6 marzo 2013
Abi- Patuelli ai banchieri: versate presto al fondo occupazione
Richiamo del Presidente Abi, Antonio Patuelli, ai top manager sul versamento, previsto dall’accordo sul contratto, del 4% della retribuzione fissa netta per finanziare il fondo nazionale per l’occupazione. Finora c’è stata “un’adesione insufficiente”, fatelo “con la massima tempestività. “Plaudiamo all’iniziativa”, dice il leader Fabi Lando Sileoni.