ESODATI, ECCO COSA DIR? LA FABI LUNED? AL PRESIDENTE DELL?INPS
I Segretari Generali dei Sindacati incontreranno a Roma il Presidente dell’INPS, Antonio Mastrapasqua, per discutere del problema esodati. Pubblichiamo in anteprima il messaggio che la Segreteria Nazionale rivolgerà al Presidente
"Siamo ben consapevoli che la problematica degli esodati in generale, ed in particolare della categoria numerosa degli esodati bancari, ha origine dalla politica, ed in particolare dai grandissimi ritardi e dalla poca o nessuna sensibilità dimostrata dai competenti Ministeri nei confronti della problematica.
Ma l'INPS non pu ò tirarsi fuori, svolgendo un ruolo passivo di esecutore notarile, rinunciando a quello di sollecitazione e di garante dell'equità delle prestazioni.
Risvolti sociali pesantissimi su migliaia e migliaia di famiglie che rimangono ingiustificatamente senza reddito, ne sono la conseguenza!
Ma se quanto detto sopra richiama ognuno, ed in particolare chi ricopre ruoli di vertice, alle responsabilità morali, prima che legali, che gli competono, noi intendiamo segnalare che la situazione è ancora più grave.
Infatti è purtroppo esperienza quotidiana di tutte le nostre sedi territoriali ed aziendali, quelle a diretto contatto con i lavoratori e gli esodati, di non ricevere risposte e di avere informazioni errate da parte delle Sedi periferiche INPS; di avere notizie quotidiane di pensioni respinte senza un perché e senza prospettare soluzioni, negate anche quando invece spettano; di leggere circolari e Lettere di salvaguardia scritte in “burocratese” e che hanno costretto i lavoratori ad “assaltare” sportelli del sindacato e dei Patronati per ottenere chiarimenti e delucidazioni in merito; di assistere a ingiustificati ritardi nel monitoraggio dei salvaguardati da parte delle strutture preposte e di avere una quantificazione dei lavoratori esodati discordante rispetto a quella fornita dalle aziende di credito!
Questi sono solo alcuni esempi di come opera l’INPS, disattenzioni frutto probabilmente di grave sottovalutazione del fenomeno. Segnaliamo, poi, come spesso il personale delle sedi territoriali messo a contatto col pubblico non abbia una formazione adeguata.
Se a tutto ci ò si aggiungono: la discordanza tra i dati forniti dell’Inps e quelli dell’Abi sui lavoratori che hanno effettivamente diritto a uscire con le clausole governative di salvaguardia, e l’assenza di norme e finanziamenti dei contratti di solidarietà, che si riflettono anche sui piani industriali dei grandi gruppi bancari, di fatto ostacolandoli, ecco che l’INPS non pu ò lavarsene le mani, soprattutto in questa fase di oggettiva latitanza della politica.
La FABI eserciterà con tutte le proprie forze il proprio ruolo di tutela e rappresentanza dei lavoratori e degli esodati, anche in un momento in cui il Paese sembra navigare “nella nebbia”.
Ma a Lei, per il ruolo che rappresenta, spetta una netta presa di posizione e la messa in opera di tutte le misure affinchè l’INPS sia un contributo alla soluzione. E non un problema in più!”
La Segretaria Nazionale FABI