FABI, FIBA CISL, UGL E UILCA plaudono all'iniziativa del Consiglio d'Amministrazione del Gruppo MPS, che ha deliberato a favore dell'azione di responsabilità e di risarcimento nei confronti degli ex vertici. L'iniziativa sollecitata all'indomani dello scandalo sui derivati
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MPS, FABI: ?BENE AZIONE CONTRO EX VERTICI?

FABI, FIBA CISL, UGL E UILCA plaudono all’iniziativa del Consiglio d’Amministrazione del Gruppo MPS, che ha deliberato a favore dell’azione di responsabilità e di risarcimento nei confronti degli ex vertici. L’iniziativa sollecitata all’indomani dello scandalo sui derivati
MPS, FABI: ?BENE AZIONE CONTRO EX VERTICI?
Plauso di FABI, FIBA Cisl, UGL E UILCA all'iniziativa del Consiglio d'Amministrazione del Gruppo MPS, che nell'ultima seduta ha deliberato a favore dell'azione di responsabilità e di risarcimento nei confronti dell'ex Direttore Generale Antonio Vigni e dell'ex Presidente Giuseppe Mussari, oltre che nei confronti di Nomura e Deutsche Bank, per lo scandalo dei derivati.

Un'azione che la FABI aveva già sollecitato a suo tempo, subito dopo che era emerso il coinvolgimento dei vertici nella vicenda .

“Abbiamo registrato con soddisfazione che l’azienda ha rotto gli indugi e deciso di procedere”, hanno commentato FABI, FIBA Cisl, UGL E UILCA in una nota unitaria.
“Fin dall’inizio delle note vicende, come Organizzazioni Sindacali, nella consapevolezza che le leggi italiane di fatto ci impedivano di procedere (trattandosi di società quotate in borsa, è necessario il possesso certificato del 2,5 % del capitale) , abbiamo richiesto ai nuovi vertici dell’Azienda, avendone la specifica facoltà prevista dalle norme in quanto rappresentanti legali del MPS, di intraprendere tutte le iniziative necessarie per avviare una azione di responsabilità nei confronti di tutti coloro che si sono resi colpevoli di atti che hanno minato la solidità patrimoniale e reputazionale della Banca. Con tale azione viene chiesta inoltre la condanna in solido delle parti convenute al risarcimento dei danni subiti e subendi dalla Banca per effetto delle contestate operazioni finanziarie sui derivati”.
“Siamo consapevoli che i danni economico-finanziari e di immagine subiti , non solo dalla Banca, ma anche dai risparmiatori, dagli azionisti e dai dipendenti, che stanno comunque facendo la propria parte per il rilancio dell’azienda, non si saneranno con quanto le stesse azioni giudiziarie potranno effettivamente recuperare; pur tuttavia siamo convinti che questo sia il primo indispensabile passo per recuperare credibilità e ristabilire quel clima di fiducia di cui tutti abbiamo bisogno per uscire da questa delicatissima situazione, ed avviarci verso un completo risanamento, fatto non solo di sacrifici ma anche di prospettive per i lavoratori”.
“Con l’occasione ricordiamo infine all’Azienda che, come previsto dall’accordo del 19 dicembre 2012, è opportuno l’insediamento della commissione paritetica Azienda /Sindacati sul piano industriale, per la verifica quadrimestrale sui costi amministrativi e del personale, per proseguire in modo trasparente il confronto sul percorso avviato”, hanno concluso i sindacati”.
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