Firmato l'accordo sulle fusioni infragruppo. I sindacati ottengono un centinaio di assunzioni a tempo indeterminato e che i prepensionamenti avvengano su base volontaria e incentivata. Bossola: "Nuova occupazione e volontarietà possono convivere"
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INTESA SANPAOLO, OK A NUOVE ASSUNZIONI E A USCITE VOLONTARIE

Firmato l’accordo sulle fusioni infragruppo. I sindacati ottengono un centinaio di assunzioni a tempo indeterminato e che i prepensionamenti avvengano su base volontaria e incentivata. Bossola: “Nuova occupazione e volontarietà possono convivere”
INTESA SANPAOLO, OK A NUOVE ASSUNZIONI E A USCITE VOLONTARIE
Seicento uscite solo su base volontaria e incentivata e nuove assunzioni di lavoratori precari, che per la prima volta saranno effettuate attingendo al Fondo per la nuova occupazione, istituito nell'ambito del rinnovo del Contratto Nazionale di categoria.

Questo in estrema sintesi il risultato dell'accordo sulle fusioni infragruppo firmato ieri notte dalla FABI e dalle altre Organizzazioni Sindacali con Intesa Sanpaolo.

La trattativa era cominciata il 20 marzo scorso quando l’istituto aveva annunciato 600 esuberi complessivi derivanti dalle fusioni per incorporazione di alcune banche del Gruppo: Biis, le banche del territorio umbre accorpate in un unica realtà, Casse Risparmio Umbria, Neos Finance inglobata in Intesa Sanpaolo Personal Finance, Carisap fusa in Banca Adriatico e il comparto amministrativo centrale del Consorzio.

Dopo quasi un mese di duro confronto i sindacati sono riusciti a preservare il criterio di volontarietà degli esodi e a ottenere dall’azienda un impegno sul fronte della nuova occupazione.

I lavoratori avranno un incentivo che ha una base del 10% della retribuzione annua lorda e ulteriori incrementi rispetto a coloro che escono prima del compimento di 62 anni. L’intesa prevede anche la possibilità di restare al lavoro sei mesi in più con una riduzione di stipendio per 12 giorni al mese pagata al 60% prima di accedere al fondo esuberi di settore.

Per quanto riguarda invece le stabilizzazioni dei precari, le assunzioni potrebbero arrivare a un centinaio: i giovani entreranno in pianta stabile al posto dei lavoratori che andranno in pensione entro quest’anno e saranno selezionati tra coloro che hanno già svolto almeno nove mesi di lavoro a tempo determinato nelle società del Gruppo.

“Questo è un accordo nel segno della nuova e buona occupazione”, commenta Giuseppe Milazzo, Coordinatore FABI Intesa Sanpaolo. “e conferma la validità dell’impianto del Contratto Nazionale. Alle nuove assunzioni contribuiranno, infatti, anche i top manager del Gruppo come previsto nell’accordo di rinnovo del contratto. Con questo accordo sono stati inoltre scongiurati i licenziamenti: i lavoratori coinvolti nei processi di fusione infragruppo non avevano infatti i requisiti per accedere al fondo di settore e, in assenza di un accordo, sarebbero stati licenziati”.

Un punto di cruciale importanza, secondo Mauro Bossola, Segretario Generale Aggiunto FABI.

“Intesa Sanpaolo ha comunicato che i manager e dirigenti hanno contribuito con il 4% della loro retribuzione al Fondo per l’Occupazione, come stabilito dal Contratto Nazionale. E’ un segnale importante”, commenta Bossola, auspicando che “la disponibilità del Top Management a dimostrare la propria solidarietà all’interno del Gruppo sia confermata anche in occasione della definizione dei compensi prevista per la prossima assemblea degli azionisti”.

Roma 12/04/2013

La notizia riportata dalla stampa
IL SOLE 24 ORE venerdì 12 aprile 2013
CREDITO/1 – Siglato accordo per i 600 esuberi di Intesa
E’ stato siglato l’accordo fra Intesa Sanpaolo e sindacati dei bancari per la gestione di 600 esuberi, dovuti alla riorganizzazione e alla chiusura di società del gruppo. Lo hanno riferito ieri fonti sindacali. L’accordo prevede uscite con incentivi al pensionamento e all’accesso volontario al fondo di settore. La banca inoltre farà circa 70 assunzioni a tempo indeterminato, lo stesso numero di chi andrà in pensione. L’accordo è stato firmato ieri sera, a Roma, da Fabi, Fiba-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca, Dircredito, Sinfub, Uglcredito con la delegazione di Intesa Sanpaolo, guidata dal chief operating officer Francesco Micheli.
ANSA 11-APR-13 21:40
INTESA SANPAOLO: 600 ESUBERI, ACCORDO CON SINDACATI – INCENTIVI A PENSIONE, ASSUNZIONI A TEMPO INDETERMINATO
(ANSA)-TORINO,11 APR -Accordo fra Intesa Sanpaolo e sindacati per la gestione di 600 esuberi, dovuti a riorganizzazione e chiusura di società del gruppo. Lo dicono fonti sindacali.Uscite con incentivi al pensionamento e all’accesso volontario al fondo di settore. La banca farà circa 70 assunzioni a tempo indeterminato, lo stesso numero di chi andrà in pensione.(ANSA)
ANSA 11-APR-13 21:40
INTESA SANPAOLO: 600 ESUBERI, ACCORDO CON SINDACATI (2)
(ANSA) – TORINO, 11 APR – L’accordo è stato firmato questa sera, a Roma, da Fabi, Fiba-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca, Dircredito, Sinfub, Uglcredito con la delegazione di Intesa Sanpaolo, guidata dal chief operating officer Francesco Micheli I 600 esuberi dichiarati dalla banca – la procedura è stata avviata il 20 marzo scorso – derivano da trattative nel gruppo relative a fusioni o accorpamenti di società, effettuate a partire dal 2012: la scissione di Ibiis, Banca Infrastrutture Innovazione e Sviluppo (43), la costituzione Casse Risparmio Umbria (42), la scissione parziale di attività di credito al consumo Neos Finance a favore di Intesa Sanpaolo Personal Finance (246), Banca Adriatico (53) e il comparto amministrativo centrale del Consorzio (200).
La platea interessata all’accesso volontario e incentivato al fondo di settore è di circa 570 lavoratori che matureranno la finestra pensionistica dal 31 dicembre, entro il 30 settembre 2017. I lavoratori avranno un incentivo che ha una base del 10% della retribuzione annua lorda e ulteriori aumenti economici rispetto a coloro che escono prima del compimento di 62 anni.
Una novità è la possibilità di restare al lavoro sei mesi in più con una riduzione di stipendio per 12 giorni al mese pagata al 60% prima di accedere al fondo esuberi di settore: questo permette quindi di rimanere in servizio e ritardare di sei mesi l’entrata nel fondo con un assegno mensile inferiore allo stipendio mensile percepito.
I dipendenti che matureranno la pensione entro quest’anno sono circa 70 secondo la banca, mentre i sindacati ritengono che la platea interessata sia circa un centinaio.
“La Banca – spiegano i sindacati – ha accolto la nostra richiesta di dare un segnale sul fronte di nuova occupazione a tempo indeterminato. Le assunzioni, saranno pari alle uscite dei dipendenti già pensionabili, saranno effettuate attraverso l’utilizzo del Fondo Occupazione del settore bancario, al quale i lavoratori contribuiscono versando una giornata di lavoro”.(ANSA). 11-APR-13 21:40 NNNN
ANSA 11-APR-13 21:50
INTESASANPAOLO:BOSSOLA(FABI),DA MANAGER SEGNALE SOLIDARIETA’ – ASSEMBLEA AZIONISTI CONFERMI DISPONIBILITA’ SU COMPENSI
(ANSA) – TORINO, 11 APR – “Intesa Sanpaolo ha comunicato che i manager e dirigenti hanno contribuito con il 4% della loro retribuzione al Fondo per l’Occupazione, come stabilito dal Contratto Nazionale. E’ un segnale importante”. Lo dichiara Mauro Bossola, segretario generale aggiungo del sindacato Fabi, dopo l’accordo raggiunto con la banca.
“Auspichiamo che la disponibilità del Top Management a dimostrare la propria solidarietà all’interno del Gruppo – aggiunge – sia confermata anche in occasione della definizione dei compensi prevista per la prossima assemblea degli azionisti”.(ANSA). 11-APR-13 21:50 NNNN
ANSA 11-APR-13 22:13
ANSA/ INTESA SANPAOLO: 600 ESUBERI, ACCORDO CON SINDACATI – PREVISTE CIRCA 70 ASSUNZIONI; MANAGER UNICREDIT RINUNCIANO BONUS
(di Amalia Angotti)
(ANSA) – TORINO, 11 APR – Seicento dipendenti di Intesa Sanpaolo usciranno dalla banca con incentivi al pensionamento e accesso volontario al fondo di settore. E’ la conseguenza di fusioni e accorpamenti di società del gruppo effettuate tra la fine del 2012 e i primi mesi dell’anno. L’accordo è stato firmato questa sera, a Roma, da Fabi, Fiba-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca, Dircredito, Sinfub, Uglcredito con la delegazione di Intesa Sanpaolo, guidata dal chief operating officer Francesco Micheli.
I sindacati hanno ottenuto anche delle assunzioni a tempo indeterminato al posto dei dipendenti che matureranno la pensione entro quest’anno: circa 70 secondo la banca, mentre le organizzazioni sindacali ritengono che la platea interessata sia circa un centinaio.
I 600 esuberi dichiarati dalla banca – la procedura è stata avviata il 20 marzo scorso – derivano da trattative relative a fusioni o accorpamenti di società: la scissione di Ibiis, Banca Infrastrutture Innovazione e Sviluppo (43), la costituzione Casse Risparmio Umbria (42), la scissione parziale di attività di credito al consumo Neos Finance a favore di Intesa Sanpaolo Personal Finance (246), Banca Adriatico (53) e il comparto amministrativo centrale del Consorzio (200).La platea interessata all’accesso volontario e incentivato al fondo di settore è di circa 570 lavoratori che matureranno la finestra pensionistica a partire dal 31 dicembre, entro il 30 settembre 2017. I lavoratori avranno un incentivo che ha una base del 10% della retribuzione annua lorda e ulteriori aumenti economici rispetto a coloro che escono prima del compimento di 62 anni. L’intesa prevede anche la possibilità di restare al lavoro sei mesi in più con una riduzione di stipendio per 12 giorni al mese pagata al 60% prima di accedere al fondo esuberi di settore: questo permette quindi di rimanere in servizio e ritardare di sei mesi l’entrata nel fondo con un assegno mensile inferiore allo stipendio mensile percepito.
“La Banca – spiegano i sindacati – ha accolto la nostra richiesta di dare un segnale sul fronte di nuova occupazione a tempo indeterminato. Le assunzioni saranno effettuate attraverso l’utilizzo del Fondo Occupazione del settore bancario, al quale i lavoratori contribuiscono versando una giornata di lavoro”.
“Intesa Sanpaolo ha comunicato che i manager e dirigenti hanno contribuito con il 4% della loro retribuzione al Fondo per l’Occupazione, come stabilito dal Contratto Nazionale. E’ un segnale importante”, commenta Mauro Bossola, segretario generale aggiunto del sindacato Fabi. Bossola auspica che “la disponibilità del Top Management a dimostrare la propria solidarietà all’interno del Gruppo sia confermata anche in occasione della definizione dei compensi prevista per la prossima assemblea degli azionisti”.