Dopo una trattativa molto sofferta la FABI riesce a chiudere e siglare l'accordo con Barclays. L'incontro azienda sindacati si è concluso a notte inoltrata e si è tradotto in una riduzione a 173 unità di personale contro le 233 previste. Da parte dell'azienda anche l'impegno di salvare ulteriori 5 dipendenti utilizzando il Fondo di solidarietà. Ma non è tutto. I sindacati, FABI in testa, sono riusciti ad ottenere la garanzia di 32 mensilità per i lavoratori che usciranno.
"Abbiamo chiuso la trattativa questa mattina presto. Una trattativa sofferta e difficile - ha dichiarato Franco Morandi, coordinatore FABI Barclays - perché considerava un numero estremamente alto di esuberi. Uno dei più alti avuti in Italia e che se non si fosse trovata una soluzione avrebbe avuto un impatto drammatico nel nostro settore. La riduzione degli esuberi è stata possibile grazie all'utilizzo di tutte le possibilità contemplate nell'articolo 20 del CCNL, quale il part time".
A partire dalla prossima settimana nelle filiali che l'azienda aveva previsto di chiudere definitivamente si inizierà a parlare di spostamenti dei dipendenti nelle filiali più vicine. Per quanto invece riguarda le modalità di uscita dei bancari interessati dai tagli, la FABI ha ottenuto l'utilizzo della volontarietà che permetterà ai lavoratori di non subire le scelte dell'azienda e, nel caso di esuberi di competenze, di ricollocarsi in altre filiali.
"Ora che abbiamo chiuso questa difficile trattativa - ha concluso Morandi - andremo a spiegare ai colleghi i termini e le modalità attuative dell'accordo. Anche perchè il 30 maggio è il termine fissato dall'azienda per tirare le somme sui numeri raggiunti nelle adesioni. Come FABI non posso non sottolineare come si sia trattato di un accordo molto sofferto, ma che alla fine ci ha portato a trovare la soluzione migliore per i colleghi".