L’ oggetto della contestazione, come riportato da alcuni giornali, riguarda l’utilizzo del sistema di posta elettronica interna.
Immediato l’intervento del Coordinatore FABI di BPM, Matteo Magrini, che ha pubblicamente denunciato l’accaduto.
“Riteniamo particolarmente grave la condotta della Direzione in quanto lesiva dei più elementari diritti sanciti dalla Costituzione e dallo Statuto dei lavoratori, che garantisce libertà d’opinione sul posto di lavoro e vieta di effettuare indagini, anche a mezzo di terzi, sugli orientamenti politici, religiosi e sindacali del dipendente”, ha detto Magrini.
“Chiediamo, pertanto, l’immediata sospensione dei provvedimenti disciplinari e diffidiamo la Direzione della BPM dal procedere con ulteriori violazioni”, ha concluso il Coordinatore FABI di BPM che ha poi bocciato la proposta di introdurre il voto elettronico, lanciata dal Presidente Bonomi a mezzo stampa, in vista della prossima assemblea dei soci.
“Riteniamo”, ha affermato Magrini, “che questa sia impraticabile perché snaturerebbe uno dei valori fondanti del modello di governance popolare: la partecipazione, un valore che non deve essere banalizzato con modalità di voto degne di un talent show”.
Milano 23/04/2013