ANTONVENETA, AL VIA FUSIONE IN MPS
Sottoscritto l’accordo a tutela dei 3mila lavoratori della banca veneta che dal 29 aprile confluirà in MPS. Ampie garanzie in tema di mantenimento dei trattamenti integrativi aziendali: dall’assistenza sanitaria ai contributi sul Fondo Pensione
Firmato lunedì sera l'accordo sulla fusione infragruppo di Antonveneta in Banca MPS, come previsto nelle linee guida del piano industriale 2012-15 del Montepaschi.
L'intesa dà piene garanzie, in termini di mantenimento dei trattamenti aziendali, ai 3000 lavoratori di Banca Antonveneta che dal 29 aprile confluiranno nel Gruppo MPS.
Nel dettaglio sono stati salvaguardati diversi istituti del vecchio contratto integrativo targato Antonveneta: dall’ assistenza sanitaria all’indennità di pendolarismo (dal 1 maggio verranno applicate le migliori condizioni di favore previste da BMPS); dal mantenimento delle anzianità pregresse ai permessi e congedi.
Quando ai trattamenti pensionistici integrativi, i dipendenti, pur entrando in automatico nel Fondo del Gruppo MPS, avranno diritto al riconoscimento di un assegno non assorbibile per compensare la minor contribuzione nel nuovo Fondo Integrativo.
Ma nella trattativa è stato anche affrontato il discorso della riorganizzazione della rete di Antonveneta, che interesserà oltre 500 lavoratori e in aggiunta anche i dipendenti di MPS del Triveneto.
“Come scritto nell’accordo”, spiega Guido Fasano, Coordinatore FABI di Antonveneta, “le nostre rappresentanze aziendali saranno attivamente coinvolte nella verifica delle ricadute di queste operazioni sul territorio”.
Padova 24/04/2013