Boom di presenze al seminario "I segreti dell'eredità", organizzato gratuitamente a Padova dalla FABI. Notai ed esperti hanno dato a clienti e lavoratori consigli pratici sulla normativa del diritto ereditario. De Marchi: "Ancora troppa disinformazione sul tema"
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I SEGRETI DELL?EREDIT?: VADEMECUM PER CLIENTI E LAVORATORI

Boom di presenze al seminario “I segreti dell’eredità”, organizzato gratuitamente a Padova dalla FABI. Notai ed esperti hanno dato a clienti e lavoratori consigli pratici sulla normativa del diritto ereditario. De Marchi: “Ancora troppa disinformazione sul tema”
I SEGRETI DELL?EREDIT?: VADEMECUM PER CLIENTI E LAVORATORI
Come avere accesso al conto del "caro estinto"? Se non c'è testamento a chi spetta ereditare gli averi del proprio convivente?

A queste domande e altre ancora hanno risposto ieri i notai Marco Caracciolo e Roberto Agostini, partner dello studio associato Notarunion di Padova, nell'ambito del seminario "I segreti dell'eredità", organizzato presso l'Hotel Galileo dalla FABI, Federazione Autonoma Bancari Italiani, il sindacato di maggioranza dei lavoratori del credito, che nella provincia padovana conta circa 2mila iscritti. Obiettivo: aiutare clienti e bancari stessi a districarsi nella complessa jungla normativa del diritto ereditario.

In una sala gremita di gente, i notai hanno sciolto tutti i dubbi più frequenti in materia di eredità, dando ai presenti anche qualche utile consiglio su come “prevenire” le ricorrenti guerre legali, che ogni anno vedono protagoniste nei tribunali italiani migliaia di famiglie, in lotta per accaparrarsi il denaro del caro estinto.

Ma il “contenzioso” spesso, ancora prima di approdare nelle aule giudiziarie, fa capolino davanti agli sportelli bancari, come ha denunciato la FABI nel corso dell’incontro.

“Numerosi sono i clienti che, dopo la morte di un parente o di un genitore, vengono in banca chiedendo di poter prelevare dal conto del caro estinto. Sembra un’operazione banale, ma purtroppo anche nel caso di parentele molto strette, se non c’è un testamento che nomini il cliente erede del titolare del deposito, la legge non consente l’immediato prelievo, ma obbliga a produrre una copiosa documentazione burocratica-amministrativo che attesti inoppugnabilmente la sua qualità di erede legittimo, ha rivelato Emanuele De Marchi, Coordinatore FABI Padova.

“Spesso la disinformazione su questa delicata materia è fonte di disagio anche per gli stessi impiegati di banca, i quali si trovano tra l’incudine e il martello: da un lato vorrebbero soddisfare le richieste del cliente dall’altro sanno che ci sono precisi obblighi di legge da rispettare “.

Come uscirne? “Onde evitare spiacevoli sorprese, consigliamo di redigere un testamento, nel quale si possono agevolmente prevedere tutte le occorrenze e darne soluzioni preventive”, hanno raccomandato i notai Mario Caracciolo e Roberto Agostini.

Una prassi utile anche per le coppie di fatto, le meno tutelate di fronte alla legge.

“C’è grande curiosità da parte della gente sul tema delle eredità”, ha concluso a margine del seminario De Marchi, “Proprio per questo motivo stiamo pensando di replicare a breve il corso, aperto a tutti e gratuito”.

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