Firmato l'accordo sul piano industriale 2013/15. La FABI e gli altri sindacati ottengono la stabilizzazione di almeno l'80% dei precari e 95 esodi fino al 2015 solo volontari e incentivati con clausola di salvaguardia. Cornaglia: "Scongiurata applicazione della legge 223/91"
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BANCO DESIO, SCHIAFFO AL PRECARIATO

Firmato l’accordo sul piano industriale 2013/15. La FABI e gli altri sindacati ottengono la stabilizzazione di almeno l’80% dei precari e 95 esodi fino al 2015 solo volontari e incentivati con clausola di salvaguardia. Cornaglia: “Scongiurata applicazione della legge 223/91”
BANCO DESIO, SCHIAFFO AL PRECARIATO
Il Banco di Desio stabilizzerà l'80% dei propri lavoratori precari, quelli con contratto a tempo determinato, d'inserimento e di apprendistato.

è il risultato dell'accordo sul piano industriale 2013/15, firmato dalla FABI e da tutte le altre Organizzazioni Sindacali, escluse la FALCRI e la DIRCREDITO, dopo due mesi di serrate trattative.

Il confronto era iniziato a marzo quando il Gruppo aveva presentato ai sindacati la proposta di ridurre il costo del lavoro di circa 13 milioni di euro, dopo che l’ultimo bilancio aveva segnalato una diminuzione dell’utile, anche a causa degli accantonamenti sui crediti richiesti da Bankitalia.

L’azienda aveva addirittura minacciato il ricorso alla legge 223/91 sui licenziamenti collettivi e si era detta pronta anche disdettare le polizze integrative dei lavoratori e a ridurre la propria contribuzione sul fondo pensioni aziendale.

Posizioni immediatamente rigettate dalla FABI e che, grazie a un’opera di mediazione del sindacato, sono state successivamente ammorbidite.

L’accordo raggiunto prevede infatti 95 esodi volontari e incentivati da adesso al 2015 con clausola di salvaguardia per i lavoratori, qualora nel frattempo cambi il quadro previdenziale. Gli altri interventi temporanei di riduzione del costo del lavoro consistono nel blocco degli straordinari, nella fruizione obbligatoria delle ferie arretrate e delle festività soppresse, non più monetizzabili.

Su richiesta dei sindacati sono poi stati posti dei paletti alla mobilità infragruppo, prevista fino al 2015, che non potrà coinvolgere oltre l’1,5% della forza lavoro e superare determinati limiti chilometrici (50 Km per le aree professionali e 70 Km per i quadri direttivi).

“Abbiamo raggiunto il miglior accordo possibile a tutela di tutti i 1800 dipendenti del Banco Desio”, ha commentato Francesco Cornaglia, Rappresentante Sindacale Aziendale FABI in Banco Desio “l’azienda partiva infatti da posizioni molto rigide. Abbiamo quindi ottenuto uscite , ma solo volontarie e incentivate e l’attesa stabilizzazione della quasi totalità dei lavoratori precari del Gruppo”.

Desio 18/06/2013
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