Sit in questa mattina davanti al Ministero dell'Economia, a Roma. I sindacati in allarme: "Se subentra la Tages srl, società finanziaria priva di una propria rete distributiva, a rischio i posti di lavoro. La politica intervenga a sostegno dell'occupazione"
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FONSPA, APPELLO ALLA POLITICA: ?SALVATE I POSTI DI LAVORO?

Sit in questa mattina davanti al Ministero dell’Economia, a Roma. I sindacati in allarme: “Se subentra la Tages srl, società finanziaria priva di una propria rete distributiva, a rischio i posti di lavoro. La politica intervenga a sostegno dell’occupazione”
FONSPA, APPELLO ALLA POLITICA: ?SALVATE I POSTI DI LAVORO?
Nuovo sit in dei lavoratori del Fonspa, Credito Fondiario.

Stamattina i circa 150 lavoratori dell'istituto hanno manifestato sotto al ministero dell'Economia, a Roma, chiedendo che la politica intervenga a sostegno di dipendenti che rischiano di perdere il posto.

Secondo fonti accreditate, infatti, la Tages Srl società finanziaria guidata da Panfilo Tarantelli e di recente costituzione, peraltro priva di una propria rete distributiva, sarebbe in trattativa con Morgan Stanley Italia (il Gruppo che controlla il Fonspa) per acquisire l’istituto, ormai depauperato di ogni attività e in vendita, senza esito, dal 2008.

Il timore della FABI e degli altri sindacati è che una volta subentrato il nuovo proprietario, il Fonspa possa essere messo in liquidazione, con gravi ripercussioni sui livelli occupazionali.

“Siamo oggi sotto il Ministero dell’Economia”, hanno spiegato la FABI e le altre organizzazioni sindacali, “perché pensiamo che la politica non possa continuare ad assistere inerte a quanto accade nel Fonspa, una banca sana, perfettamente organizzata che è stata abbandonata dal suo proprietario il quale, dopo aver massimizzato i profitti, non intende garantirle un futuro”.

“I Lavoratori del Fonspa ricordano che, ad inizio 2012, Morgan Stanley ha ricevuto dallo Stato Italiano più di 2 miliardi di euro a titolo di rimborso di un’operazione in derivati. Un rimborso giudicato da più di qualcuno inopportuno e che cost ò allo Stato quanto la metà dell’importo annuo risparmiato in occasione della contemporanea riforma Fornero sulle pensioni”.

“Allora la politica si mostr ò molto vicina alle esigenze della banca d’affari americana; è pensabile che la Politica di oggi si mostri finalmente vicina alle esigenze di chi lavora e vive in questo Paese? Per evitare di cadere nel baratro della disoccupazione, oggi ci aspettiamo un intervento che metta al primo posto il lavoro”.

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