INTESA SANPAOLO, SIGLATO ACCORDO SUI 353 ESUBERI RESIDUI
La FABI e gli altri sindacati strappano all’azienda l’ampliamento della platea ai lavoratori che maturano i requisiti pensionistici entro il 30 giugno 2018. Milazzo: “Soddisfatti perché con questo accordo abbiamo salvaguardato tutti i lavoratori”
E' stato firmato questa mattina l'accordo tra sindacati e Intesa Sanpaolo per gestire i 353 lavoratori ancora in esubero dopo l'accordo trovato lo scorso 11 aprile. Erano infatti 600 i dipendenti per i quali l'azienda aveva aperto la trattativa con le sigle sindacali; dipendenti a cui veniva chiesto di abbandonare volontariamente il Gruppo attraverso il beneficio di incentivi al pensionamento e l'utilizzo del fondo di solidarietà. Con l'accordo sottoscritto i sindacati sono riusciti ad ottenere soluzioni volontarie escludendo qualsiasi intervento penalizzante sui lavoratori in servizio e nelle singole aziende.
Prima intesa trovata, quella sul fondo esuberi con l'ampliamento della platea ai lavoratori che maturano i requisiti pensionistici entro il 30 giugno 2018 (finestra 1° luglio 2018) per l'accesso volontario e incentivato al Fondo di Solidarietà, con domanda da presentare entro il prossimo 16 settembre.
In seconda istanza l’azienda ha accettato l’accoglimento di tutte le 130 domande di part time attualmente inevase, corrispondenti a circa 35 unità di personale, e la possibilità di aprire ad ulteriori richieste, anche a tempo indeterminato.
Infine, l’istituto della Solidarietà difensiva volontaria: l’intesa odierna ne prevede l’utilizzo solo nel caso in cui le adesioni al Fondo di Solidarietà e il ricorso al part time non consentano la riduzione del costo del lavoro corrispondente alla mancata adesione all’accordo di aprile di 353 lavoratori. In tal caso, entro il 30 settembre, i lavoratori potranno chiedere volontariamente una riduzione/sospensione dell’attività per un numero massimo di 10 giornate lavorative da fruire entro il 30 settembre 2014.
“Con questo accordo – ha dichiarato Giuseppe Milazzo, Coordinatore FABI Gruppo Intesa – abbiamo salvaguardato, ancora una volta, l’occupazione attraverso l’utilizzo di provvedimenti volontari in grado di tutelare tutti i lavoratori. Ma non solo. Con questo accordo si chiude un pericoloso capitolo, ovvero quello che riguardava le singole aziende dove il fondo esuberi non era applicabile. Ancora una volta siamo riusciti a trovare una soluzione di Gruppo e per questo non possiamo che essere soddisfatti del risultato raggiunto”.
Roma, 02/07/2013