Grazie all'accordo firmato dalla FABI, dal 2012 i compensi dei manager sono calati del 6,8%. I vertici hanno versato il 4% del proprio stipendio sul Fondo per l'occupazione. Via libera a nuove assunzioni. Citterio: "finalmente sacrifici condivisi da top management"
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UBI, ANCHE I MANAGER PIANGONO

Grazie all’accordo firmato dalla FABI, dal 2012 i compensi dei manager sono calati del 6,8%. I vertici hanno versato il 4% del proprio stipendio sul Fondo per l’occupazione. Via libera a nuove assunzioni. Citterio: “finalmente sacrifici condivisi da top management”
UBI, ANCHE I MANAGER PIANGONO

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L’accordo sul piano industriale 2012- 15, siglato dalla FABI e dagli altri sindacati a fine novembre, comincia a dare i suoi frutti: calano, infatti, i costi aziendali e stavolta a pagare, come previsto dall’intesa sindacale, sono anche i top manager.
Così il numero di consiglieri d’amministrazione e dei sindaci e il loro monte compensi diminuiscono rispettivamente del 18,8% e del 6,8%.
Saldo negativo anche per le auto aziendali (-7,5%), per le spese amministrative (-3,2%) e per i dirigenti, passati da 457 agli attuali 373.
Infine una buona notizia pure sul fronte delle nuove assunzioni. In base da quanto emerso dal primo incontro di verifica banca sindacati, avvenuto ai primi di luglio, i top manager del Gruppo al momento hanno versato sul Fondo per l’occupazione un contributo equivalente al 4% del loro stipendio , per un importo complessivo di 120mila euro, rispettando quindi l’accordo sul Contratto Nazionale, firmato da ABI e sindacati a gennaio 2012.
Il nuovo Contratto prevede infatti che siano anche i banchieri a contribuire concretamente alla nuova occupazione giovanile.
A tal proposito, sempre in UBI da novembre ad adesso sono stati stabilizzati tutti e 63 i lavoratori precari in organico e sono stati assunti 97 giovani sui 220 totali previsti.
“Questi sono risultati concreti, ottenuti grazie all’impegno e alla determinazione dei sindacati firmatari dell’accordo del 29 novembre scorso”, ha dichiarato Paolo Citterio, Coordinatore FABI UBI. “L’intesa per la prima volta ha infatti previsto che, in un ottica solidaristica, i sacrifici fossero condivisi anche dai vertici, visto il particolare momento di difficoltà attraversato dal Gruppo. Le nuove assunzioni sono infine un segnale positivo e di speranza per tutti i giovani soprattutto oggi che la disoccupazione giovanile in Italia ha toccato quota 38,4%”.
“Esprimendo soddisfazione per quanto raggiunto, verificheremo nei prossimi mesi che l’azienda effettui tutte le assunzioni previste, che ammontano in totale a oltre 200 entro il 2015”.
Il prossimo incontro di verifica è fissato all’inizio del 2014.
Detassazione degli straordinari. L’accordo sul piano industriale ha reso, inoltre, possibile beneficiare per i lavoratori con reddito inferiore a 40mila euro lordi di una particolare agevolazione fiscale introdotta dal governo sui salari di produttività. Per tutto il 2013 i dipendenti UBI godranno, dunque, di una tassazione agevolata al 10% sugli straordinari e sul pagamento di festività soppresse e ferie degli anni passati.
Bergamo 04/07/2013
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