Con efficacia 31 dicembre 2013, la Federazione del Friuli Venezia Giulia ha disdettato il Contratto Integrativo Regionale. La FABI: "Una decisione che ricade sui lavoratori, ultimo anello di una catena critica della quale non sono responsabili".
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BCC, LA FEDERAZIONE DEL FRIULI HA DISDETTATO IL CIR

Con efficacia 31 dicembre 2013, la Federazione del Friuli Venezia Giulia ha disdettato il Contratto Integrativo Regionale. La FABI: “Una decisione che ricade sui lavoratori, ultimo anello di una catena critica della quale non sono responsabili”.
BCC, LA FEDERAZIONE DEL FRIULI HA DISDETTATO IL CIR

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La Federazione del Friuli Venezia Giulia annuncia la disdetta del Contratto Integrativo Regionale delle Banche di Credito Cooperativo, con efficacia al 31 dicembre 2013. Un fulmine a ciel sereno per la FABI che proprio pochi giorni di prima dell’arrivo della notizia aveva chiesto un incontro per chiarire lo status delle Aziende nella regione. Incontro per il quale la Federazione si era resa disponibile.
“Riteniamo che si tratti di una grave contraddizione – hanno dichiarato dalla Segreteria Regionale FABI – tanto più tenendo conto che i bilanci conosciuti sono positivi. Inoltre, è una presa di posizione che chiaramente non pu ò che scaturire effetti che ancora una volta ricadono sui lavoratori, che diventano così l’ultimo anello di una catena critica della quale non sono responsabili”.
“La disdetta del Contratto Integrativo Regionale è un effetto giuridico che produce la cessazione di tutti gli accordi stipulati e sicuramente va rinnovato – ha dichiarato Luca Bertinotti, Segretario Nazionale FABI -. La decisione presa pu ò essere valutata da una parte come atto intimidatorio e dall’altra come elemento’giuridicamente plausibile’ perché le disdette dei CIR non sono infrequenti. Anche se, sicuramente, nel Credito Cooperativo sono quantomeno originali”.
La preoccupazione ora è che una decisione di questo tipo possa avere ricadute a più ampio raggio. Anche se, lo stesso Bertinotti, ha in tal senso voluto sottolineare come si tratti di un elemento originale e non facilmente emulabile da altre Federazioni. “Anche perché – ha continuato Bertinotti – lo stesso Contratto Nazionale invita la contrattazione alla discussione e all’analisi delle norme e non a risposte di conflitto giuridico che non appartengono al tavolo negoziale. Tantomeno al tavolo del mondo cooperativo”.
In questo scenario, la FABI rimarrà vigile e attenta a valutare l’evolversi degli eventi.
Udine 11/07/ 2013
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