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Il primo accordo raggiunto riguarda le anzianità pregresse. Per i lavoratori assunti con contratto di inserimento e che in precedenza abbiano prestato servizio con contratti di lavoro non a tempo indeterminato presso banche o società del Gruppo, verrà riconosciuta l’intera anzianità maturata nell’ambito del Gruppo stesso. L’anzianità di servizio sarà utile per gli istituti contrattuali quali automatismi di grado e scatti d’anzianità.
Altra news in casa UBI riguarda Banca Popolare di Bergamo, anche se destinata ad estendersi alle altre aziende del Gruppo. L’accordo conseguito ha consentito, per i lavoratori stabilizzati con contratto di inserimento, un importante risultato sul capitolo “inquadramenti”. Per i lavoratori adibiti a mansioni per cui è previsto un preciso percorso inquadramentale è stato introdotto un assegno ad personam mensile denominato “assegno aziendale di inserimento”, che verrà liquidato in 13 mensilità per un importo annuo complessivo variabile in base alla qualifica. Nel quadriennio di “inserimento”, computando anche l’anzianità di servizio pregressa nel ruolo, verranno riconosciute le differenze economiche tra la categoria di riferimento ed il livello a cui si avrebbe diritto sulla base dell’accordo aziendale sugli inquadramenti. Al termine del quadriennio l’inquadramento di cui all’accordo aziendale diverrà infine effettivo.
Per quanto riguarda invece le stabilizzazioni future, l’anzianità di servizio maturata nel quadriennio sarà utile ai fini del riconoscimento degli scatti di anzianità e degli inquadramenti che verranno riconosciuti al termine del periodo di applicazione del salario d’ingresso.
“Tutti sanno quanto oggi sia difficile coniugare il mondo del lavoro a nuova occupazione limitando i rischi della precarietà. In quest’ottica, quelli appena chiusi sono senza dubbio accordi importanti che danno segnali concreti di attenzione ai giovani lavoratori del Gruppo” ha dichiarato Paolo Citterio, Coordinatore FABI Gruppo UBI.
Bergamo 17/07/2013