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Il futuro di Hypo Bank Italia SPA si fa sempre più incerto.
La Commissione Europea ha, infatti, approvato il piano austriaco per la riprivatizzazione del gruppo, che prevede, sebbene come extrema ratio, la chiusura della controllata italiana. I sindacati mettono le mani avanti, chiedendo un nuovo incontro con i vertici dell’azienda in tempi brevi.
La FABI auspica che il nuovo Direttore Generale, Marco Gariglio, dimostri volontà di rilanciare l’azienda e di dare sicurezza ai lavoratori. Per ora, infatti, i timori per la situazione occupazionale del gruppo restano troppi.
“Vogliamo verificare le indiscrezioni provenienti dall’Austria” – ha detto Nicoletta Simonetti, Coordinatrice FABI Hypo Bank. “I lavoratori vanno rassicurati e bisogna capire intanto se le intenzioni del Commissario Europeo sono davvero quelle di chiudere Hypo Italia entro 31 dicembre se non si trova un compratore. Inoltre – continua la Simonetti – dobbiamo verificare come mai l’INPS di Udine, nonostante l’ accordo con i sindacati siglato presso il Ministero del Lavoro, dichiari che la banca, ad oggi, non ha versato la semestralità che dovrebbe coprire l’erogazione della prestazione del Fondo Emergenziale. Fondo a cui ha aderito, per 24 mesi, la maggior parte dei 97 lavoratori licenziati al posto dell’erogazione una tantum”.
Udine 05/09/2013