La FABI e gli altri sindacati scrivono al Presidente della Regione Umbria: "Banche sempre più distanti dal territorio. Istituzioni siano a fianco del sindacato per difendere il lavoro. Sì a un modello di banca socialmente responsabile"
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UMBRIA, FABI: ?CRISI DEL CREDITO, SUBITO UN TAVOLO REGIONALE?

La FABI e gli altri sindacati scrivono al Presidente della Regione Umbria: “Banche sempre più distanti dal territorio. Istituzioni siano a fianco del sindacato per difendere il lavoro. Sì a un modello di banca socialmente responsabile”
UMBRIA, FABI: ?CRISI DEL CREDITO, SUBITO UN TAVOLO REGIONALE?
FABI, FIBA Cisl, FISAC Cgil, UILCA e UGL chiedono urgentemente l'apertura di un tavolo regionale del credito per elaborare soluzioni congiunte finalizzate a rinsaldare il rapporto tra banche e territorio umbro e arginare la crisi che ormai da quattro anni interessa il settore.
La richiesta è contenuta nella lettera inviata oggi dalle organizzazioni sindacali al Presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, al Presidente della Provincia di Perugia, Vinicio Guasticchi e al Presidente della Provincia di Terni, Feliciano Polli.
A firmarla i Segretari regionali umbri di FABI, FIBA Cisl, FISAC Cgil, UILCA e UGL, i quali hanno denunciato oggi, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta a Perugia, come negli ultimi 4 anni si sia andato sempre più sfaldando il rapporto tra banche locali e territorio, sia in termini di contrazione dei prestiti alle piccole medie imprese locali sia in termini di diminuzione dei posti di lavoro nel settore creditizio.
In particolare, il credito bancario solo nel corrente anno si è ridotto di un ulteriore 0,9%, per le imprese e per le famiglie, peggiorando oltretutto la sua qualità. Si sono inoltre registrate nuove sofferenze pari al 3,4% rispetto al 2011 e i crediti deteriorati hanno rappresentato il 22% di quanto erogato.
A risentire della cattiva congiuntura anche l'occupazione di settore: dal 2010 al 2012 in Umbria le banche hanno tagliato oltre 200 posti di lavoro. Inoltre a seguito delle grandi fusioni bancarie, sempre negli ultimi 2 anni, gli istituti di credito con propri centri decisionali nella regione si sono quasi dimezzati.
"Queste politiche di decentramento stanno avendo gravi ripercussioni sull'occupazione di settore e stanno compromettendo il tradizionale rapporto di fiducia tra banche ed economie del territorio", ha affermato Enrico Simonetti e Claudio Cresta, Segretari regionali umbri della FABI, il sindacato di maggioranza dei lavoratori bancari.
"Chiediamo quindi", hanno sottolineato Simonetti e Cresta, "l'immediata apertura di un tavolo regionale che si occupi, in collaborazione con i sindacati, di elaborare strategie per fermare la crisi e rilanciare il settore, tutelando posti di lavoro e professionalità dei dipendenti bancari e promuovendo legami davvero funzionali tra banche ed imprese locali. è doveroso, in una parola, che le istituzioni e facciano fronte comune con i sindacati per difendere lavoro ed economie del territorio. Pensiamo, infatti, sia necessario creare una cabina di regia istituzioni locali-organizzazioni sindacali e di categoria per promuovere un nuovo modello di banca socialmente responsabile, come già auspicato dal Segretario Generale della FABI Lando Maria Sileoni, soprattutto in un momento come questo che vede sempre più messi in discussione i diritti fondamentali acquisiti dei lavoratori."

v>Perugia 19/09/2013

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